21 Set 2012

In treno per Venezia: idee di mondo diverse

Scritto da: Daniel Tarozzi

Venezia - Sono in treno per Venzia e ne approfitto per tirar giù qualche riflessione su questi giorni. La prosa […]

Salva nei preferiti

Venezia -

foto1

“Io sono lenta”!


Sono in treno per Venzia e ne approfitto per tirar giù qualche riflessione su questi giorni. La prosa stenta, il tempo fugge, ma intanto fisso su “carta” quanto confusamente si accavalla dentro di me.
Di nuovo in treno per Venezia. Oggi terza giornata di conferenza sulla decrescita (per me l’ultima, visto che domani vado a Corchiano per la festa dei comuni virtuosi).
Ieri incontri molto stimolanti, ma soprattutto tantissima gente, veramente tanta, che si ritrovava a Venezia per un idea di mondo diversa da quella vigente. Anzi, per delle idee di mondo diverse.

Idee apparentemente distanti tra loro, ma secondo me straordinariamente complementari. Decrescita, transition town, ecologia profonda, eco-filosofia, progettazione partecipata, gas, des, democrazia partecipata (solo per citarne alcune!) possono diventare le tessere di uno straordinario mosaico, che compone una nuova realtà basata sul buon senso, il rispetto dell’altro e del pianeta in cui viviamo, la voglia di rimettersi in gioco, di criticare la monocultura dei mass media e di ripartire dalle relazioni, dalla responsabilità individuale, dall’unione tra corpo, mente e spirito, dall’equilibrio tra maschile e femminile, tra essere umano e altri animali, tra lavoro, ambiente e salute. Con l’obiettivo di de-mercificare la vita e la società, de-colonizzare l’immaginario, imparare a co-ndividere e co-municare le proprie istanze, i propri valori, le proprie visioni.
foto

Venezia, conferenza della Decrescita


Davvero stimolante vedere centinaia di persone unite dalla voglia di discutere e confrontarsi su questi temi. E notare in molti di loro e negli organizzatori dell’evento, una tensione ideale fortissima verso un mondo fatto di gesti e non solo di parole, di coerenza, o meglio di proiezione verso la coerenza. Perché è vero, tutto non si può cambiare, nella propria vita come nel mondo intorno a noi. Ma queste persone sembrano pensare che molto però si può fare. Basta cominciare a muoversi.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Associazione Europea delle Vie Francigene: ecco chi c’è dietro a uno dei cammini più famosi
Associazione Europea delle Vie Francigene: ecco chi c’è dietro a uno dei cammini più famosi

Travel Counseling®: la prima scuola in Italia in cui il viaggio diventa protagonista
Travel Counseling®: la prima scuola in Italia in cui il viaggio diventa protagonista

Sentieri di felicità e inclusione lungo la via Francigena
Sentieri di felicità e inclusione lungo la via Francigena

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Piscinas, l’arsenico in mare – INMR Sardegna #24

|

Il borgo di Castel del Monte rinasce grazie alla cooperativa di comunità

|

Silvia Mecca: “Superare il lutto e la paura della morte ci permette di tornare a vivere”

|

Anche Roma sostiene il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari

|

La gestione dei rifiuti in Sicilia, tra esperienze virtuose e assenza di governance

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

string(9) "nazionale"