Un giovane irpino valorizza l’economia locale con la transumanza gastronomica
Seguici su:
Campania - Ad Avellino è nata Tratturì – Transumanza Gastronomica, una trattoria profondamente radicata nel territorio che attraverso i suoi piatti mira a veicolare i valori, i paesaggi e le storie dei produttori di oggi e della tradizione irpina.
«Tratturì prende il suo nome da tratturo – la strada della transumanza che i pastori erano soliti percorrere», racconta Gerardo Urciuoli, ventiseienne irpino che dopo essersi laureato in economia ha deciso di dedicarsi alla cucina, fino a ideare e avviare Tratturì. «Al pari di un tratturo vorremmo essere un luogo in cui le persone possano intraprendere un cammino, ricollegandosi alle tradizioni attraverso i sapori e i prodotti che recuperiamo e riportiamo a tavola per loro».

Le proposte di Tratturì si muovono tra vini biologici, formaggi e carni locali e verdure di montagna, legumi particolari e antichi come la cicerchia, appartenenti alla storia gastronomica di Avellino ma spesso poco conosciuti, il tutto all’insegna della stagionalità. «Siamo abituati a trovare ai ristoranti tutti i piatti in tutti i periodi dell’anno. Ricollegarci ai ritmi della natura, cambiare il modo in cui mangiamo di stagione in stagione oltre ad essere bello perché vario è anche buono – perché garantisce la massima qualità dei prodotti, perché fa bene alla salute e perché è più sostenibile», spiega Gerardo. «Certo, per noi è anche una sfida perché ci chiama a cambiare menù quasi ogni mese e ad adattarci continuamente. Volevamo per esempio proporre del maiale con le albicocche del Vesuvio, ma la stagione era appena finita e non abbiamo più potuto farlo. Ma anche con queste piccole difficoltà ne vale totalmente la pena».
Oltre a porre il cibo come strumento di mediazione culturale, Gerardo sogna di far diventare Tratturì un punto d’incontro, uno spazio all’insegna della convivialità, nel quale organizzare eventi e ravvivare la socialità. «Avevamo pensato ad un tavolo sociale, ovvero una grande tavolata nella quale alla quale sarà possibile sedersi a mangiare assieme a persone che ancora non conosciamo, uscendo dalla comfort zone e lasciandosi sorprendere dagli incontri.» A causa del covid-19 l’iniziativa è stata temporaneamente messa da parte, ma l’intenzione di costruire relazioni sul territorio resta forte.
Contribuisci all’informazione libera!
Mentre la gran parte dei mass media sceglie di non mostrare i meravigliosi cambiamenti in atto del nostro paese, noi abbiamo scelto di farlo con un’informazione diversa, autentica, che sia d’ispirazione per chi vuole veramente attivarsi per cambiare le cose.
Per farlo abbiamo bisogno del tuo contributo. Attivati anche tu per cambiare l’immaginario!
Il prossimo progetto potrebbe essere il tuo!
Ogni giorno parliamo di uno dei migliaia di progetti che costellano il nostro paese. Vorremmo raccontarne sempre di più, mappare tutte le realtà virtuose, e magari anche la tua, ma per farlo abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte.

C’è infine un obiettivo economico che Tratturì si pone: quello di redistribuire la ricchezza del territorio. «Attraverso degli incontri con i produttori irpini e quotidianamente attraverso i piatti che proponiamo vorremmo far emergere gli artigiani del cibo, distinguerli in modo più chiaro rispetto alla grande distribuzione, così da invogliare magari ad andare a prendere miele, olio e quant’altro direttamente dalle aziende agricole del territorio», racconta Gerardo. Ma il lavoro con il territorio non si ferma agli artigiani del cibo.
Lo stesso allestimento degli spazi è frutto della collaborazione con persone e realtà del luogo – le piante aromatiche provengono da un vivaio curato da giovani ragazzi della zona, il murales presente nel ristorante è opera di uno street artist di Avellino e all’interno di Tratturì, oltre a Gerardo, lavorano altri cinque ragazzi, tutti under 35. «Spesso si tende a non investire nel personale e nei collaboratori, ad usarli quasi in maniera “usa e getta”. La mia speranza è che questa attività abbia un riscontro economico tale da sostenere tutti i ragazzi e le famiglie che lavorano con e dentro a Tratturì, e da rilanciare l’economia nel nostro territorio».
Articoli simili

“Idee in Fuga” per riscattare chi prova a costruirsi un nuovo futuro oltre i confini del carcere

L’Emporio Solidale, uno spazio di incontro dove sboccia la solidarietà
