11 Nov 2021

La Scuola pratica di agro-ecologia Valdibella per sostenere coltura e cultura

Scritto da: Redazione

Da più di vent'anni la cooperativa Valdibella cerca di diffondere un nuovo concetto di "fare agricoltura", incentrato non solo sulla naturalità e su tecniche come l'agro-ecologia, ma anche sul valore sociale di cui è portatore il mondo rurale. Per farlo organizza incontri ed eventi di formazione sui più disparati temi legati alla Terra. Vediamo il programma nel dettaglio.

Salva nei preferiti

Palermo - Coltivare la terra e le relazioni umane nel rispetto degli equilibri naturali e sociali. È questa la missione di Valdibella, una cooperativa di agricoltori con un progetto articolato partito nel giugno 1998 con la volontà di scardinare le stratificazioni culturali e colturali che negli ultimi secoli hanno dominato il territorio siciliano.

Restituire la dignità di essere agricoltori affrancandosi da logiche di sfruttamento e mettendo in campo metodi di agricoltura biologica che puntino sulla biodiversità e su colture autoctone sono gli obiettivi della cooperativa. Obiettivi che persegue, oggi come allora, attraverso una ricca proposta di eventi di divulgazione e formazione volti a sensibilizzare il territorio e i suoi abitanti.

La Scuola pratica di agro-ecologia

Il calendario dei prossimi mesi verrà inaugurato il 20 novembre, quando partirà la programmazione annuale della nuova Scuola pratica di agro-ecologia Valdibella. Gli incontri saranno a cadenza mensile e si articoleranno in tre tipologie:

  1. Un corso base della durata di tre giorni nel quale verranno affrontate sia tematiche generali sui fondamenti dell’agro-ecologia sia aspetti pratici, come la gestione orientata e ottimale delle risorse idriche. Ci si avvantaggerà inoltre dalla presenza di una o più aziende pilota sulle quali si svilupperà il percorso didattico.
  2. Delle giornate formative con focus circoscritti su alcuni aspetti specifici, come per esempio le potature di determinate colture, l’identificazione degli insetti e il controllo biologico.
  3. Alcune giornate dedicate non specificatamente agli addetti ai lavori, in cui verranno affrontati temi legati alla alimentazione sana o alla gestone degli scarti organici.
valdibella 3

I protagonisti

«L’obiettivo formativo essenziale sarà anche quello di dare spazio proprio all’aspetto ecologico dell’agricoltura, incluse le interazioni tra gli organismi, l’importanza della biodiversità sopra e sotto suolo e dei servizi ecosistemici necessari alla sopravvivenza della coltivazione e degli agricoltori, unendo conoscenze tradizionali tramandate da secoli con recenti evidenze scientifiche», esordisce Rafael Bueno, ecologo, dottore di ricerca per l’Università di Palermo e direttore scientifico della Scuola.

«Conoscenze – prosegue Bueno – che spesso non si incrociano e non trovano spazio nella diffusione pubblica e tantomeno nelle prassi e nei metodi imposti dell’agricoltura industriale, se non come limitate campagne di sensibilizzazione per un cambiamento in atto sempre più urgente».

«Incontro spesso tanti giovani agricoltori e operatori agricoli che non hanno ricevuto nessuna formazione specifica prima di introdursi nella gestione delle aziende. Spesso manca del tutto la conoscenza di principi agronomici di base e di metodi di coltivazione sostenibili», sostiene Massimiliano Solano, presidente della cooperativa Valdibella e ideatore della scuola.

«Fare agricoltura non significa soltanto finalizzare il lavoro alla mera produzione e al suo rendimento, ma implica metodi e attività capaci di prendersi cura in toto dell’ambiente», aggiunge Solano. «Solo con un cambio di paradigma così concepito sarà possibile pensare al futuro dell’agricoltura, attuale e sostenibile sotto ogni aspetto: da quello economico a quello produttivo, da quello paesaggistico a quello umano».

Ogni incontro prevede una parte di didattica in aula con proiezione di slide, video e documenti di analisi e una parte in campo per sviluppare l’aspetto pratico del corso proposto. La Scuola pratica di agro-ecologia di Valdibella perciò si propone come supporto a un’agricoltura di base e un ampio spazio sarà dedicato anche all’apprendimento delle tecniche di gestione delle colture con giornate di esperienza pratica in campo. La Scuola proporrà una programmazione annuale, cadenzata rispetto ai cicli biologici delle piante.

Si inizia perciò il prossimo 20 novembre con la giornata dedicata all’apicoltura naturale: «Sono arrivato all’apicoltura motivato dal desiderio di trovare un modo semplice di allevare api in piccola scala e nel pieno rispetto della vita», afferma Danilo Colomela, curatore dell’incontro inaugurale».

Contrapposto all’”allevamento razionale”, quello “naturale” è forse l’ultima possibilità per fermare il declino delle api che ogni anno va prendendo contorni sempre più allarmanti. E soprattutto è un metodo di allevamento che non richiede particolari competenze, ma può essere praticato ovunque c’è la possibilità di inserire un’arnia top bar all’interno di giardini privati, scuole e abitazioni.

valdibella 7

Il calendario

Il calendario può subire variazioni e slittamenti; è necessario perciò rimanere aggiornati sui canali della cooperativa Valdibella per avere conferma delle date che interessano.

Sabato 20 novembre 2021
Apicoltura naturale: un modo semplice per gestire un organismo complesso
a cura di Danilo Colomela
Il rapporto uomo-ape è nato migliaia di anni fa. Quello che era un allevamento diffuso sul territorio con arnie auto costruite, si è trasformato nel tempo in allevamento razionale, con pochi apicoltori e tante arnie, e l’unico obiettivo della produttività. Il risultato è che oggi si assiste a un declino delle api. In questo contesto l’apicoltura naturale diffusa sul territorio diventa una possibilità per raggiungere più obiettivi. Durante il laboratorio impareremo a conoscere le api e a gestire una famiglia attraverso l’apicoltura naturale, un apicoltura orientata alla selezione di insetti maggiormente adatti al proprio territorio. In questo tipo di arnia le api sono libere di costruire il favo come vogliono e gli interventi umani si riducono al minimo, tanto da rendere accessibile tale pratica anche ai non esperti.

Sabato 4 dicembre 2021
Gestione ecologica e potatura delle principali colture mediterranee: l’ulivo
a cura di Teo Caronia e con Massimiliano Solano, Rafael Bueno
La potatura degli alberi da frutto è una fase importantissima, un’operazione che richiede energia e saper fare, e da cui dipende la resa della coltura. I fattori in gioco sono diversi: il benessere della pianta, la sua produttività, la modalità di raccolta dei frutti, la gestione delle ramaglie, e infine, la disponibilità di risorse ed energie da parte di chi gestisce. Nella giornata formativa apprenderemo alcuni aspetti teorici e pratici della gestione ecologica di un uliveto, basati sulle esperienze di chi le coltiva e di evidenze scientifiche, considerando tutti gli elementi che giocano un preciso ruolo – in un’ottica ecosistemica – nella produttività della coltura.

Sabato 22 gennaio 2022
Gestione ecologica e potatura delle principali colture mediterranee: il mandorlo
La potatura degli alberi da frutto è una fase importantissima, un’operazione che richiede energia e saper fare, e da cui dipende la resa della coltura. I fattori in gioco sono diversi: il benessere della pianta, la sua produttività, la modalità di raccolta dei frutti, la gestione delle ramaglie, e infine, la disponibilità di risorse ed energie da parte di chi gestisce. Nella giornata formativa apprenderemo alcuni aspetti teorici e pratici della gestione ecologica di un mandorleto, basati sulle esperienze di chi le coltiva e di evidenze scientifiche, considerando tutti gli elementi che giocano un preciso ruolo – in un’ottica ecosistemica – nella produttività della coltura.

Sabato 12 febbraio 2022
Elementi di microbiologia applicati all’agricoltura
a cura di Paola Quatrini e con Massimiliano Solano
La fertilità del suolo, intesa come la capacità di sostenere la crescita e la produttività delle piante nel tempo, è il risultato di complesse interazioni tra le diverse componenti fisiche, chimiche e biologiche. In un grammo di suolo sano ci sono oltre cento milioni di cellule di batteri, funghi, protozoi che lavorano ai numerosi processi biogeochimici che guidano la produttività ecologica terrestre e la formazione stessa del suolo e della materia organica. Stiamo assistendo a una progressiva perdita di fertilità dei suoli agrari che comporta non solo una ridotta produttività ma anche un incremento del rischio di desertificazione, risultato soprattutto dal modello di agricoltura basata sull’apporto di elementi esterni (fertilizzanti sintetici, erbicidi, fungicidi) e lavorazioni insistenti e profonde. Queste pratiche neutralizzano gli effetti dei microorganismi, compromettendo la salute del suolo e delle piante. Nella giornata formativa impareremo a conoscere meglio la biodiversità dei microorganismi e il loro ruolo ecologico. Verranno evidenziati i risultati di sperimenti scientifici realizzati e le pratiche che un agricoltore può adottare per trarre beneficio della loro presenza nei campi.  

Sabato 19 marzo 2022
Identificazione degli insetti e controllo biologico delle colture
A cura di Gabriella Lo Verde, Bruno Massa e con Rafael Bueno
Gli insetti, sia quelli che vivono sopra ma anche quelli che vivono sotto il suolo, sono componenti chiave delle reti trofiche ecologiche e responsabili per diversi servizi ecosistemici utili, come miglioramento della fertilità del suolo e l’impollinazione. Infatti, circa 70% delle principali colture agricole nel mondo si beneficia dall’impollinazione degli insetti, con ricadute economiche di centinaia di miliardi di euro. Ovviamente alcune specie creano importanti danni all’agricoltura, ma questo è causato soprattutto dallo squilibrio ecologico che deriva dal modello monocolturale, basato sull’uso d’insetticidi, lavorazioni del suolo intensive e assenza di ambienti naturali. Nella giornata formativa impareremo a riconoscere i principali insetti presenti nei campi, sia quelli dannosi sia quelli utili. Approfondiremo il legame tra loro, i principi del controllo biologico e della gestione integrata e quali pratiche si possono adottare per trarne beneficio.

valdibella 5

Venerdì1, sabato 2 e domenica 3 aprile 2022
Corso base di conversione all’agroecologia
Nel corso base verranno affrontate sia tematiche generali sui fondamenti dell’agro-ecologia sia aspetti pratici, come la gestione orientata e ottimale del suolo, delle risorse idriche, della biomassa, della biodiversità. Ci si avvantaggerà inoltre dalla presenza di una o più aziende pilota sulle quali si svilupperà il percorso didattico.

Sabato 18 giugno 2022
Grani antichi, alimentazione e salute
Si affronterà il tema dei grani antichi esplorandone gli aspetti meno conosciuti e smontando quelli più stereotipati. La lezione sarà supportata da una visita in un campo di Timilìa nel quale si confronteranno le spighe migliori con quelle più fragili. Si sperimenteranno anche forme di panificazione con diverse miscele e si degusterà il risultato.

Sabato 25 giugno 2022
Alimentazione per l’infanzia
Un giusto equilibrio tra i nutritivi è fondamentale nei primi anni di vita. Il corso avrà l’obiettivo di fare chiarezza sulle proposte oggi in commercio, e tenterà di aprire nuovi punti di vista basati su una conoscenza diretta degli alimenti.

Sabato 23 giugno 2022
Gestione degli scarti organici
Potature, residui alimentari, foglie secche: spesso vanno a finire nell’indifferenziato alimentando un circolo vizioso legato alla difficoltosa gestione dei rifiuti. L’ottimale gestione invece non solo permetterà di abbassare notevolmente la quantità di rifiuti prodotta da una famiglia ma sfrutterà gli stessi come risorsa preziosa per diversi usi.

In preparazione
La fermentazione dei cibi, proprietà ed aspetti salutistici

Il programma completo e le specifiche del singolo incontro verranno divulgati man mano in prossimità della data del corso. Per maggiori info: spae.valdibella@gmail.com.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401
Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”
Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

Rivolta degli agricoltori: secondo Giuseppe Li Rosi bisogna puntare su biologico e permacultura
Rivolta degli agricoltori: secondo Giuseppe Li Rosi bisogna puntare su biologico e permacultura

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

|

Basta favori ai mercanti d’armi: la finanza etica si mobilita contro l’industria bellica

|

Treat It Queer Foundation: l’arte per combattere l’invisibilità sanitaria

|

La Liguria paga i cacciatori per uccidere i cinghiali, le associazioni si mobilitano

|

Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 

string(7) "sicilia"