3 Mag 2024

Consorzio Marche Biologiche: filiera bio e corta per crescere insieme

Scritto da: Redazione

Da quasi 15 anni il Consorzio Marche Biologiche riunisce alcuni fra i principali produttori biologici di questa regione, che si può considerare una delle culle dell'agricoltura naturale in Italia. Ecco una panoramica su prodotti e metodi produttivi, senza dimenticare che al rispetto dell'ambiente va sempre affiancato quello per le persone impiegate nella produzione.

Salva nei preferiti

Marche - Il Consorzio Marche Biologiche è una società cooperativa agricola che riunisce le tre principali cooperative della filiera agroalimentare biologica marchigiana: Gino Girolomoni, Montebello e La Terra e il Cielo. Rappresenta circa 430 imprese agricole dislocate sull’intero territorio regionale, per un totale di circa 35mila ettari di superficie coltivata, di cui 7mila conferiti in filiera corrispondenti a quasi 18mila tonnellate di materia prima lavorata all’anno. La Regione Marche ha dato i natali ai principali pionieri del biologico in Italia e ha una vivacità produttiva che l’ha portata negli ultimi decenni a riscoprire un ruolo economicamente strategico nel settore, non solo nel nostro paese, ma anche nel resto del mondo.

Il Consorzio Marche Biologiche è nato nel 2010 con l’obiettivo di individuare strategie comuni per valorizzare il biologico delle Marche in una logica di filiera, rafforzando la presenza delle produzioni regionali Bio sui mercati e contribuendo alla crescita dell’intero comparto, in particolare attraverso l’attivazione di progetti e servizi di consulenza in grado di accompagnare il sistema agricolo regionale nella transizione ecologica.

Consorzio Marche Biologiche 1
LA RISCOPERTA DEI GRANI ANTICHI PER UNA PASTA BUONA, DIGERIBILE E SOSTENIBILE

Ma quali sono i principali prodotti della filiera ConMarcheBio? Pasta, farine e legumi, tutti rigorosamente biologici e provenienti da un’agricoltura sostenibile. La pasta di semola di grano duro e quella dei cosiddetti “grani antichi” portano in tavola tutto il gusto della tradizione e della biodiversità.

La prima rappresenta la produzione per eccellenza della filiera regionale. È ottenuta da grani duri, con una lenta essicazione per conservare intatte tutte le proprietà nutritive e organolettiche del frumento. La trafilatura può essere ruvida per una pasta più porosa; lucida, ovvero più liscia, perfetta per i condimenti meno elaborati, e al bronzo per garantire un gusto inalterato. Gli sfarinati usati – semola bianca, semolato e integrale – permettono di ritrovare nella pasta sapori e profumi autentici del grano.

la pasta biologica delle Marche non solo è buona e ricca di nutrienti, ma rispetta anche l’ambiente e gli operatori del settore

La pasta di semola di “grani antichi” è prodotta con varietà di frumento “dimenticate” in quanto utilizzate nei secoli scorsi. Riscoperti e recuperati, i “grani antichi” sono oggi molto apprezzati e sono l’emblema di un modello agricolo sostenibile, che conferisce al prodotto un valore aggiunto. Tra questi il Senatore Cappelli, prima varietà di grano duro selezionata in Italia a inizio ‘900; il Grano Turanico, ovvero il Khorasan, coltivato nell’antichità nell’area del Mediterraneo e il farro dicocco, il preferito da Etruschi e Romani. I “grani antichi” risultano più digeribili per la differente composizione proteica del glutine e presentano indici glutinici più bassi. Le paste integrali invece hanno un indice glicemico inferiore.

Fiore all’occhiello della filiera sono anche le farine. Di grano tenero di tipo “0”, integrale, di tipo 1 e di tipo 2, di ceci e semolato di grano Khorasan Graziella Ra, sono prodotte esclusivamente con metodo biologico. Infine, non possiamo dimenticare i legumi: 100% italiani e naturalmente bio. Grazie agli agricoltori biologici aderenti alle Cooperative socie del Consorzio Marche Biologiche portiamo in tavola fagioli, piselli, ceci e lenticchie. Valida alternativa alla carne, i legumi sono alleati preziosi per una dieta sana ed equilibrata, senza rinunciare al gusto.

Consorzio Marche Biologiche 2
LA PASTA BIOLOGICA DELLE MARCHE DA FILIERA AGRICOLA ED EQUA

Alta qualità e sostenibilità caratterizzano i prodotti della filiera di ConMarcheBio, tutti coltivati con metodi biologici certificati. Il grano è raccolto esclusivamente in Italia, soprattutto nelle Marche, e la pasta che ne deriva è figlia di una filiera corta, controllata, agricola ed equa. Nei campi coltivati a bio e negli stabilimenti produttivi delle Cooperative socie del Consorzio Marche Biologiche, tradizione e innovazione si fondono nel pieno rispetto del territorio e dei lavoratori: tutela dell’ambiente e della biodiversità, rifiuto di concimi chimici e pesticidi, uso di energia da fonti rinnovabili, ridotto impatto sul clima e giusto compenso per gli agricoltori. Punti cardine imprescindibili che hanno permesso di ottenere anche importanti riconoscimenti.

Il controllo qualità nei processi produttivi è garantito dalla tracciabilità in tutti i passaggi, dalla coltivazione fino al confezionamento, dando vita ad una pasta bio certificata non solo dal punto di vista della materia prima, ma anche del contesto che l’ha prodotta. Insomma, la pasta biologica delle Marche non solo è buona e ricca di nutrienti, ma rispetta anche l’ambiente e gli operatori del settore.

Comunicazione finanziata nell’ambito del PSR MARCHE 2014-2022 Sottomisura 3.2 azioni di informazione e promozione dei prodotti di qualità. ID 73900

unnamed

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La VegToria, la nuova fattoria vegana sulle alture di Genova
La VegToria, la nuova fattoria vegana sulle alture di Genova

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”
Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401
Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il punto sull’energia e poi crescita delle imprese, siccità e incendi – INMR Sardegna #40

|

Dalla parte della legalità: la missione di Cives inter pares e il suo impegno per i cittadini alla pari

|

Overtourism, quando il turismo smette di essere viaggio e diventa scorciatoia

|

Come costruire un’Europa più equa e coesa

|

Siccità in Sicilia, la gestione della rete idrica tra irregolarità e lavori mai realizzati

|

Parco Don Bosco di Bologna, Prospettive Vegetali scende in campo per tutelarlo

|

È partito il Sarvego Festival 2024: storie, libri e illustrazioni per piccoli e grandi in Val Borbera

|

Falco della Regina, Grifone e Tonno rosso: la speculazione energetica è un pericolo per la biodiversità della Sardegna

string(9) "nazionale"