«Crediamo che il tagliarsi fuori dalla società e dal sistema politico corrotto sia un modo sbagliato per nascondersi e lasciare a chi governa la libertà di fare ciò che crede». Su questa convinzione il 30 settembre del 2007, a Reggio Calabria, è nata l’Associazione
Culturale Magnolia. Su questa convinzione I giovani si sono lasciati addormentare e vagano senza una meta precisa nel contesto territoriale e globale; ingannati da un sistema politico-economico che mira ad una illusione permanente.

L’associazione tiene al centro la cultura intesa come valore che fonda le sue radici nella storia del proprio contesto sociale. «Ci fanno credere che la libertà dell’uomo sia quello di eleggere qualcuno che lavori per il nostro bene ma il potere, spesso, nelle mani di pochi a lungo si trasforma».

La via intrapresa da Magnolia è quella di non delegare: «Vogliamo “ogni oggi” impegnarci per non delegare, la migliore democrazia, la migliore scelta civile e sociale è il nostro risveglio, quello di ogni singolo uomo, che opera con “dignità e perseveranza”».

Espressione di idee e volontà comuni, ma socialmente ignorate, un laboratorio Eco-culturale di Riuso Creativo, una biblioteca aperta; un laboratorio di “Illusioni”, numerose iniziative in tutto il territorio reggino. Una lunga battaglia per l’utilizzo di un bene confiscato, in attesa di rinnovo da oltre 3 anni. In 15 anni, Magnolia ha costruito una rete di persone e associazioni sul territorio che hanno portato avanti l’interesse e la cura dell’ambiente e la consapevolezza politico-sociale di essere cittadini del Sud.

Dal 2011 Magnolia è assegnataria, insieme all’ Associazione Culturale GaStretto , di un bene confiscato alla ’ndrangheta con assegnazione novennale. Dal 2019 il “Laboratorio Radici“, sede sociale delle due associazioni e luogo/laboratorio di tutte le attività, è chiuso in attesa di rinnovo.

Questa realtà è stata mappata grazie al progetto Ponti: cultura e teatro per la cittadinanza attiva promosso da CCO – Crisi Come Opportunità. Scopri di più.