Villaggio Novoli, il senior housing che cambia il modo di abitare la terza età: il video reportage
A Firenze, Villaggio Novoli sperimenta un modello di senior housing che unisce appartamenti indipendenti, servizi alla persona e vita di comunità. Un luogo pensato per sostenere l’autonomia degli anziani senza isolarli, intrecciando relazioni, tecnologia e sicurezza quotidiana.
L’intervista avviene nella sala ricreativa di Villaggio Novoli. Attorno a noi le persone entrano ed escono, giocano a dama o a carte, qualcuno si ferma a salutare, altri si siedono ad ascoltare. Sono qui insieme a Lucio Massardo e Paolo Cignini, durante una tappa del nostro viaggio dedicato alle forme di abitare collaborativo per Italia che Cambia. Nelle ore successive, ho anche avuto modo di visitare alcuni appartamenti, entrando nelle case di chi ha scelto di vivere qui. Ed è forse da lì che si coglie meglio il senso profondo di questo progetto.
«Villaggio Novoli è un condominio solidale», spiega Federico Bettarini, «nel quale ci sono 37 unità immobiliari, principalmente destinate alla locazione per anziani over 65. Sono unità autonome: ognuno vive come a casa propria». Non stanze, non soluzioni temporanee, ma appartamenti veri. Case di civile abitazione. «Qui non siamo nel mondo del socioassistenziale», ribadisce Bettarini, «siamo nel mondo delle case, dei condomini. Ed è un grande spartiacque».
Siamo a Firenze, nel quartiere di Novoli, un’area urbana viva e attraversata da profondi cambiamenti. Villaggio Novoli – Vivi Smart è un senior housing, un modo di abitare pensato per persone anziane autosufficienti che non vogliono rinunciare alla propria indipendenza, ma che allo stesso tempo sentono il bisogno di sicurezza, relazioni e servizi. In un Paese come l’Italia, con uno dei tassi di invecchiamento più alti al mondo, offrire alternative credibili all’isolamento o alla RSA diventa una responsabilità collettiva.
Accanto ai 37 appartamenti destinati agli anziani, il progetto prevede anche un appartamento e quattro camere per studenti. Giovani che arrivano da diversi Paesi e che, nel loro tempo libero, scelgono di dedicare parte delle proprie energie alla vita del “villaggio”. Un incontro tra generazioni che non nasce spontaneamente, ma che è frutto di una precisa progettualità. Come ricorda Patrizia Nuti, direttrice del Consorzio Fabrica, «queste cose non accadono automaticamente. C’è bisogno di un supporto, di una regia, di una visione».
Il Consorzio Fabrica è una realtà fiorentina che da anni lavora sull’innovazione sociale, sull’abitare e sui servizi alla persona. Villaggio Novoli non è un esperimento isolato, ma il risultato di un percorso lungo, costruito su competenze cooperative, conoscenza del territorio e capacità di gestire servizi complessi legati all’invecchiamento e alle fragilità. «Il mondo dei servizi alla persona non si improvvisa», sottolinea Lucio Massardo. «Qui ci sono decenni di cooperazione, di persone che sanno come fare questo mestiere».
Una delle domande da cui il progetto è nato riguarda la spinta al cambiamento: cosa porta una persona anziana a decidere di trasferirsi, di lasciare la propria casa? «Parliamo di persone che non hanno bisogno di una struttura sociosanitaria», spiega Nuti, «ma che allo stesso tempo non trovano più risposte nel modello familiare tradizionale, che spesso non esiste più». Villaggio Novoli si colloca proprio in questo spazio intermedio: indipendenza con supporto.

Le voci degli abitanti raccontano bene questo equilibrio. «Non siamo soli, ma allo stesso tempo possiamo vivere in maniera indipendente, mantenendo la nostra riservatezza», dice una residente arrivata da poche settimane. Un’altra racconta di aver scelto liberamente, senza costrizioni: «Ho detto: “Io provo”. E sta andando alla grande». C’è chi si è trasferito per avvicinarsi ai familiari, chi per uscire da una situazione abitativa precaria, chi perché qui ha potuto portare con sé il proprio cane, i propri gatti, i mobili, gli oggetti di una vita. «Rinunciare alla propria casa e alle proprie cose è molto duro», osserva un’altra residente. «Non è solo un fatto mentale: è memoria, è piacere, è contatto con la fisicità della vita».
Il tema del trasloco è davvero un passaggio chiave. Tra i motivi del successo di Villaggio Novoli, che hai visto riempire tutti gli appartamenti disponibili in tempi record, si trova proprio il fatto di poter portare le proprie cose, di non dover rinunciare al proprio vissuto, di avere un proprio spazio che va ben oltre una singola stanza.
In generale, la quotidianità a Villaggio Novoli è sostenuta da una presenza costante ma non invasiva. La portineria è attiva sette giorni su sette, dalla mattina alla sera. C’è un home manager che conosce le persone, sa dove sono, cosa stanno facendo. Questo genera un senso di sicurezza non solo per chi vive qui, ma anche per i familiari. «Sapere che tuo padre o tua madre sono in un luogo dove qualcuno li vede ogni giorno», raccontano, «fa una grande differenza».

Un ruolo centrale è svolto dagli ambulatori presenti al piano terra. Non come semplice servizio accessorio, ma come presidio di prossimità che cambia la percezione dell’abitare. Gli abitanti hanno convenzioni per visite, screening annuali gratuiti, ginnastica dolce settimanale. «Sapere che qui sotto c’è un medico», racconta una residente, «dà tranquillità». È un elemento che riduce l’ansia e rafforza la sensazione di essere in un luogo sicuro, senza trasformarlo in una struttura medicalizzata.
Anche la tecnologia è presente in modo discreto. Un’assistente vocale, adattata alle esigenze delle persone più anziane, aiuta a ricordare le medicine, a sapere che tempo farà, a ricevere una chiamata o ascoltare la musica preferita. Non sostituisce le relazioni, ma le affianca. Riduce la fatica, aumenta l’autonomia, sostiene la vita quotidiana.
La sala ricreativa è il luogo dove tutto questo prende forma: attività condivise, momenti informali, progetti che nascono dall’incontro tra fragilità diverse. Come quello dei canzonieri costruiti insieme da anziani e studenti, scegliendo le canzoni capaci di evocare momenti importanti della propria vita. «Qui c’è un grande rispetto dell’altro così com’è», racconta Nuti. «Questo mix di fragilità ha trasformato il condominio in una comunità».

Villaggio Novoli non pretende di essere una soluzione universale. «Non possiamo immaginare che tutti gli anziani vivano in condomini come questo», conclude Bettarini. «Ma può essere un punto di riferimento per un territorio». Da qui nasce l’idea di un’evoluzione verso il “villaggio diffuso”: portare servizi, supporto e tecnologia anche nelle case di chi resta nel proprio quartiere, nei borghi, nelle aree interne. In un’Italia che invecchia, non in solitudine ma in comunità.
La storia di Villaggio Novoli è raccontata anche nel video che accompagna questo articolo. Un racconto corale fatto di voci, gesti quotidiani e scelte concrete, che mostrano come l’abitare possa tornare a essere una relazione, un abitare diffuso, un abitare collaborativo.
Informazioni chiave
Un condominio, non una struttura
Villaggio Novoli – Vivi Smart nasce come condominio solidale: appartamenti veri (non stanze), per persone anziane autosufficienti. È un cambio di paradigma rispetto a soluzioni socioassistenziali o medicalizzate.
Autonomia con supporto quotidiano
La sicurezza qui è data da una presenza costante ma non invasiva: portineria attiva 7/7, home manager, servizi di prossimità. Un equilibrio che rassicura chi vive nel villaggio e anche i familiari.
Intergenerazionalità “progettata”
Accanto ai 37 appartamenti per over 65, ci sono 1 appartamento e 4 camere per studenti: la convivenza tra generazioni non è casuale, ma sostenuta da una regia e da attività che creano relazione.
Dal villaggio al “villaggio diffuso”
L’idea non è che questo modello vada bene per tutte le persone anziane, ma che possa diventare riferimento territoriale e ispirare una versione “diffusa”: portare servizi, supporto e tecnologia anche a chi resta a casa propria, nei quartieri e nelle aree interne.









Commenta l'articolo
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
RegistratiSei già registrato?
Accedi