Abbonati. Sostieni l'informazione indipendente


Cose da sapere

Articoli fondamentali per comprendere problemi e soluzioni dell'Italia (e del mondo) che Cambia, cose importanti, cose da sapere.

I temi che trattiamo
In evidenza
Ambiente

Ambiente

Podcast

La redazione affronta e sviscera problemi e soluzioni del mondo contemporaneo, cercando di comprendere e interpretare la realtà in modo onesto e approfondito.

Ascolta
In evidenza
Soluscions

Soluscions

Ispirazioni

Storie, esempi, riflessioni stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sognie e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.

Leggi
In evidenza
Calabria sarai Tu

Calabria sarai Tu

Guide al cambiamento

Vuoi sapere tutto, ma proprio tutto su un determinato tema? Con le nostre guide al cambiamento puoi farlo scegliendo quanto e quando approfondire.

Leggi
In evidenza
Animali come noi: guida al benessere animale

Animali come noi: guida al benessere animale

Focus

Inchieste, reportage, approfondimenti verticali che - tra articoli, video, podcast e libri - ci aiutano a mettere a "focus" la realtà.

Leggi
In evidenza
Guerre nel mondo

Guerre nel mondo

La guerra è una guerra, è UNA guerra, è una guerra

Territori

Il giornalismo, quello vero, si fa consumandosi le suole delle scarpe per andare nei territori e toccare con mano problemi e soluzioni.

I portali territoriali
In evidenza

Sicilia


Gli strumenti del cambiamento

Bacheca cerco/offro

Per mettere insieme la domanda e l'offerta di cambiamento e costruire insieme il mondo che sogniamo.

Mappa delle realtà del cambiamento

Scopri le realtà incontrate durante i viaggi o segnalate dalla community ritenute etiche e in linea con la nostra visione.


Scopri italia che cambia
news
16:22 28 Agosto 2025 | Tempo lettura: 3 minuti

Ad Arborio la costruzione di un maxi-allevamento di galline al posto delle storiche risaie sta sollevando proteste

Tra proteste, inchieste e silenzi imbarazzanti, prende forma un impianto da 275mila galline in batteria. Gli ambientalisti parlano di “catena di montaggio disumana”, mentre il territorio rischia di perdere il suo volto agricolo e identitario.

Autore: Redazione
allevamento galline arborio
L'articolo si trova in:

Un impianto industriale da 275.000 galline sta sorgendo dove, fino a pochi mesi fa, si coltivava uno dei risi più rinomati d’Europa. È quanto accade ad Arborio, nel cuore della Baraggia vercellese, storica culla del riso Dop, oggi epicentro di una trasformazione controversa che sta facendo discutere ambientalisti, cittadini e, per ora con sorprendente discrezione, anche i risicoltori.

Il progetto, portato avanti dalla Società Agricola Bruzzese (attiva nel settore avicolo dal 1968), prevede la costruzione di due enormi capannoni industriali dove ogni 14 mesi verranno allevate in batteria oltre 270mila galline ovaiole. Un’operazione su scala industriale che sta già modificando radicalmente il paesaggio e l’identità agricola dell’area, a scapito di un territorio da sempre vocato alla risicoltura.

A sollevare l’attenzione pubblica è anche la tempistica del progetto: il 22 dicembre 2022 il Consiglio comunale di Arborio ha rimosso all’unanimità il vincolo di inedificabilità dell’area agricola, e appena cinque giorni dopo l’impresa ha depositato la richiesta per l’avvio dei lavori.

Un’accelerazione giudicata sospetta dal Comitato Riso, nato spontaneamente tra i residenti per contrastare il maxi-allevamento. “Abbiamo presentato un esposto in procura per far luce su questo iter anomalo,” denuncia il portavoce Raffaele Vota.

La struttura – già in parte visibile – è destinata a diventare una megalopoli per galline, con evidenti ricadute ambientali, oltre che etiche: si stimano oltre 9.000 metri cubi di letame all’anno, che verranno rimossi tramite nastri trasportatori e smaltiti in un impianto esterno a biogas.

Una gestione che, secondo il Comitato, rischia di generare odori persistenti, emissioni di ammoniaca e impatti sulla qualità dell’aria e del suolo. Un vero e proprio cambio di paradigma per un comune di appena 800 abitanti, immerso fino a ieri nel paesaggio ordinato delle risaie.

Preoccupazioni condivise dalle associazioni ambientaliste: “Si tratta di catene di montaggio disumane – denuncia Gian Piero Godio, di Legambiente e Pro Natura Vercelli –. Le galline vivranno in spazi ristretti, in condizioni che favoriscono la diffusione di malattie come l’influenza aviaria.” Anche Greenpeace sottolinea i rischi sanitari e ecologici legati all’intensificazione zootecnica, soprattutto in aree a vocazione agricola di pregio.

Il progetto ha scatenato presidi e proteste. Gruppi come “Galline in Fuga” e “Movimento Antispecista Radicale” hanno manifestato più volte sul posto, arrivando a incatenarsi alle recinzioni del cantiere. La tensione ha richiesto l’intervento della Digos, ma i lavori proseguono: la società insiste di agire nel pieno rispetto delle autorizzazioni.

A sorprendere, però, come denuncia Gambero Rosso, è il silenzio del mondo risicolo. Nonostante l’impianto possa compromettere il prestigio e la salubrità del riso Dop di Arborio, i produttori locali non hanno finora preso posizione pubblica. Un’assenza che lascia spazio a domande: si tratta di disinteresse? Timore di esporsi? O di un tacito assenso?

Quel che è certo è che la Baraggia sta cambiando volto. Dove un tempo le risaie riflettevano il cielo e raccontavano la storia agricola della pianura padana, ora prende forma un nuovo paesaggio dominato da cemento, odori e allevamento intensivo. Una scelta che, al di là delle uova e dei numeri, pone una questione più profonda: quale futuro vogliamo per il nostro territorio?

La vicenda di Arborio si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sul rapporto tra produzione alimentare, ambiente e identità locale. In un periodo in cui il cambiamento climatico impone di ripensare i modelli agricoli, il rischio è che si scelga, ancora una volta, la strada più breve. Ma non sempre la più sostenibile.

Vuoi approfondire?

Scopri come vivere una vita cruelty free con la nostra Guida al benessere animale.

Commenta l'articolo

Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi

Registrati

Sei già registrato?

Accedi

Ultime news

Associazione OIA'Daniela BartoliniFrancesco BevilacquaLodovico BevilacquaFilippo BozottiSara BrughittaCinzia CatalfamoPaolo CigniniFabrizio CorgnatiSalvina Elisa CutuliValentina D'AmoraEleonora D'OrazioAndrea Degl'InnocentiLisa FerreliFilòAngela GiannandreaChiara GrassoIndipEzio MaistoSelena MeliFulvio MesolellaPaolo PiacentiniSusanna PiccinElena RasiaAlessia RotoloEmanuela SabidussiMarta SerraDaniel TarozziValentina TibaldiBenedetta TorselloLaura TussiRoberto ViettiLaura Zunica

Italia che Cambia

L’informazione ecologica dal 2004

Italia che Cambia è il giornale web che racconta di ambiente, transizione energetica e innovazione sociale in Italia. Raccontiamo storie che ispirano e spieghiamo i problemi con approccio costruttivo. Offriamo strumenti concreti per chiunque voglia essere parte attiva di questa trasformazione. È il punto di riferimento per chi cerca esempi di sostenibilità, etica imprenditoriale e iniziative civiche che dimostrano che un altro mondo non solo è possibile, ma è già in costruzione.

Abbonati Registrati
Associazione OIA'Daniela BartoliniFrancesco BevilacquaLodovico BevilacquaFilippo BozottiSara BrughittaCinzia CatalfamoPaolo CigniniFabrizio CorgnatiSalvina Elisa CutuliValentina D'AmoraEleonora D'OrazioAndrea Degl'InnocentiLisa FerreliFilòAngela GiannandreaChiara GrassoIndipEzio MaistoSelena MeliFulvio MesolellaPaolo PiacentiniSusanna PiccinElena RasiaAlessia RotoloEmanuela SabidussiMarta SerraDaniel TarozziValentina TibaldiBenedetta TorselloLaura TussiRoberto ViettiLaura Zunica