Crolla una miniera di cobalto in Congo, decine di morti
Crolla una miniera di rame e cobalto in Congo, più di settanta i dispersi e una trentina i morti accertati. All’origine dell’incidente modalità estrattive irregolari e pericolose.
Le piogge torrenziali di questi giorni sono state la miccia che ha innescato la tragedia di Kawama, nel Congo sud-orientale, dove una miniera artigianale di cobalto e rame è collassata seppellendo decine di persone che lavoravano lì. Alcune fonti parlano di 32 morti accertati, mentre una dichiarazione raccolta dall’agenzia Reuters riferisce di 49 decessi e altre 20 persone in condizioni critiche.
Alla radice della situazione una gestione irregolare e sommaria della miniera. Secondo alcune fonti infatti, quando la struttura della miniera ha iniziato a cedere per via delle piogge, la security avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco che hanno causato il panico e indotto i minatori ad ammassarsi gli uni sugli altri, provocando molte morti per schiacciamento e soffocamento. Per questo motivo è stata avanzata la richiesta di un’indagine indipendente per verificare le responsabilità del personale militare.
Quello delle miniere artigianali in Congo è un problema molto grave. Da un lato il settore impiega tantissime persone – si stima fra 1,5 e 2 milioni – e rappresenta un comparto economico tanto sommerso quanto radicato nel tessuto locale. Dall’altra l’irregolarità delle attività estrattive le rende molto pericolose. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro sono più di 200 i lavoratori morti lo scorso anno per incidenti simili a quello di Kawama, che è uno dei principali distretti minerari del Congo.
Da anni Amnesty International si batte per porre rimedio a questa situazione, alimentata dalla massiccia richiesta di materie prime e manodopera a basso costo da parte dei colossi della tecnologia occidentali, per cui i minerali estratti in Congo sono fondamentali. Secondo Amnesty “sono circa 40.000 i ragazzi e le ragazze minorenni impegnati nelle miniere del sud della Repubblica democratica del Congo. Molti di loro lavorano nelle miniere di cobalto, prezioso minerale utilizzato per la produzione di batterie ricaricabili utilizzate per i nostri cellulari, tablet, computer e altri dispositivi elettronici”.
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Clicca qui per firmare la petizione di Amnesty International.







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