Lago di Capodacqua, vittoria delle associazioni: il TAR dice no all’uso turistico
Le associazioni ambientaliste Lipu e SOA bloccano i lavori di una società al lago di Capodacqua. Per il TAR bisogna rispettare le finalità delle aree protette.
Rampa di accesso mediante apposizione di strutture in legno, una zona ricezione clienti e info point, posizionamento di struttura in legno mobile con ruote, area picnic, relax e solarium con arredi in legno e attracco galleggiante. Era questo il progetto che la società Calipso srl aveva in mente di realizzare sul lago di Capodacqua in Abruzzo. Ma dopo un primo periodo che ha visto cominciare anche i lavori, la Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) e della Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA) hanno fatto ricorso e oggi applaudono la sentenza del TAR per cui le costruzioni sarebbero irregolari.
Il lago rientra in una Zona a protezione Speciale per l’avifauna, siamo nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Parco) e il lago è l’unica area umida del versante sud-occidentale del Parco. Le attività proposte da Calipso srl avrebbero disturbato gli uccelli, così come la cova e l’alimentazione dei pulcini sarebbero state impattate. La sentenza non solo ha bloccato i lavori e il progetto in corso ma ha ribadito le finalità delle aree protette, ovvero la conservazione del patrimonio naturalistico senza inseguire un uso turistico intensivo del territorio.
A luglio 2020 la società Calipso srl aveva fatto richiesta di svolgere delle “Attività di escursioni con barca con fondo trasparente nel Lago di Capo d’Acqua”, allegando lo studio di Valutazione di incidenza ambientale VincA.
Il mese dopo è arrivato il parere favorevole, con prescrizioni, da parte del Parco. Senza aspettare il parere del Comune sullo studio preliminare di VincA e il nulla osta dell’Ente Parco, a febbraio 2021 la Calipso ha tagliato la vegetazione e realizzato il pontile di attracco sulle sponde del lago. A marzo 2021 SOA denunciava quanto accaduto.
A maggio 2021 l’Ufficio Tecnico del Comune di Capestrano approva la VincA e a luglio 2021 l’Ente Parco ribadisce la necessità da parte della società di fare riferimento alla VincA, arrivata in ritardo, mentre i lavori sono già avanti. Ad agosto l’Ente Parco fornisce parere favorevole alla VincA e il Servizio Tecnico del Comune l’approva. Le associazioni ambientaliste fanno ricorso.
«Il Tar ha censurato i provvedimenti dei due enti che hanno approvato la VincA ‘a posteriori’», commenta Augusto De Sanctis, attivista della SOA. «Da anni la regione Abruzzo ha sud-delegato piccoli comuni privi delle indispensabili competenze per seguire procedure estremamente complesse come quelle della Valutazione di Incidenza. Questi sono i risultati. Tanto che le stesse associazioni dei tecnici comunali hanno chiesto con noi di rivedere norme insensate che poi producono danni sul territorio da ogni punto di vista». Intanto, per adesso, il Lago di Capodacqua è salvo.







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