Lecce, parte la riforestazione periurbana: tre nuove aree verdi per respirare meglio
Nel capoluogo pugliese è appena partito un progetto di riforestazione che renderà l’aria più pulita e la città più verde e fresca.
È partito un ambizioso progetto di riforestazione periurbana di Lecce, che porterà tre nuovi polmoni verdi in città: Borgo Pace, lo svincolo 7B della Tangenziale Est e l’Orto Botanico del Salento. L’intervento, frutto di un accordo tra Comune di Lecce, Regione Puglia e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mira a ridurre l’inquinamento atmosferico, attenuare l’effetto “isola di calore” nelle zone trafficate, migliorare la gestione delle acque piovane e incrementare la biodiversità.
Il progetto era stato consegnato già il 23 giugno 2025, ma l’avvio concreto è arrivato con la firma del Verbale di Consegna dei lavori il 14 agosto 2025. Secondo il disciplinare di gara, l’intervento avrà una durata di 210 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale, pertanto la conclusione dei lavori è attesa attorno a metà marzo 2026 .
La riforestazione urbana, finanziata con 350.000 euro regionali, nell’ambito dell’Accordo di Programma per la qualità dell’aria, riguarderà tre aree verdi, che svolgeranno tre funzioni diverse:
- Borgo Pace – Circa 2 ettari comunali tra via Vecchia Surbo e l’abitato saranno trasformati in un’oasi urbana con gruppi vegetazionali tipici (calliprineto, pineta, lecceta, macchia mediterranea), aree fruibili e il Parco dei frutti minori, dotato di alberi da frutto, arbusti fioriti e giochi per bambini.
- Svincolo 7B – Tangenziale Est – Qui verrà realizzata una forestazione ad alta densità con essenze tipiche della macchia mediterranea e pinete, pensata per fare da barriera contro inquinamento atmosferico e acustico in una delle zone più trafficate .
- Orto Botanico del Salento – In collaborazione con la Fondazione Orto Botanico (che coinvolge Comune, Università del Salento e ISPE), si arricchiranno le collezioni botaniche con un arboreto didattico, una food forest e nuove aree ombreggiate.
Il progetto vede anche la partecipazione attiva della cittadinanza. Il Comune aveva annunciato fin dal 2022 che la progettazione paesaggistica sarebbe stata sviluppata con il supporto di agronomi, biologi, botanici, architetti del paesaggio e con la partecipazione di associazioni ambientaliste e cittadini.
Ma quali effetti avrà? Secondo le stime, il progetto dovrebbe portare benefici ambientali significativi. Sebbene non siano stati diffusi valori numerici di riduzione di CO₂, particolato o temperatura, il progetto si ispira a criteri riconosciuti a livello nazionale (CAM Verde Pubblico, Linee Guida MASE) e mira a:
- filtrare PM10/PM2,5 e gas inquinanti,
- abbattere la temperatura media estiva nelle aree urbane,
- ridurre l’inquinamento acustico,
- migliorare la capacità di assorbimento delle acque meteoriche.
In epoca di cambiamento climatico, i progetti di riforestazione urbana e periurbana sono strumenti doppiamente strategici: di mitigazione, perché gli alberi assorbono anidride carbonica e filtrano inquinanti atmosferici, contribuendo a ridurre le emissioni nette e a migliorare la qualità dell’aria; e di adattamento, perché la vegetazione abbassa le temperature locali attenuando l’isola di calore urbana, aumenta l’ombreggiamento e trattiene l’acqua piovana, riducendo il rischio di allagamenti durante eventi meteo estremi.
Inoltre, la capacità delle chiome di intercettare e intrappolare le polveri sottili (PM10 e PM2,5) riduce l’esposizione della popolazione a uno dei principali fattori di rischio per malattie respiratorie e cardiovascolari. La presenza di habitat vegetali diversificati sostiene infine la biodiversità e rafforza la resilienza complessiva degli ecosistemi urbani, rendendo le città più vivibili e più preparate ad affrontare le nuove sfide climatiche e sanitarie.
Per l’assessore all’Urbanistica di Lecce Gianpaolo Scorrano, si tratta di “un intervento strategico” che unisce salute pubblica, resilienza climatica e qualità della vita urbana. I cittadini vedranno crescere nei prossimi mesi nuove aree verdi pensate per filtrare aria, mitigare caldo e offrire spazi di socialità: un piccolo passo, ma concreto, verso una Lecce più fresca e respirabile.







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