È uscito il nuovo report climatico delle imprese impegnate verso la neutralità climatica
Si tratta del secondo Annual Report di CO2alizione, rete di aziende sostenibili innescata da Nativa e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, e contiene un aggiornamento sul percorso delle aziende aderenti e cinque strumenti open source per la transizione climatica.
Da pochi giorni è uscito il nuovo Annual Report 2025 realizzato da CO2alizione, la community di imprese nata nel 2022 per accelerare la corsa alla neutralità climatica su spinta di Nativa e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Si tratta del secondo report dalla nascita della rete, che per la prima volta, oltre a presentare i risultati dei tavoli di lavoro, aggiorna anche lo stato dell’arte del percorso di neutralità climatica delle aziende aderenti.
Nel 2025 il programma ha coinvolto 23 aziende, con 18 imprese che hanno compilato il questionario su cui si basa la parte quantitativa del report. I dati vengono presentati sempre in forma aggregata e accompagnati da una nota metodologica che invita a leggere le percentuali con cautela, perché il campione varia di anno in anno. L’obiettivo dichiarato non è costruire una classifica, ma garantire una continuità di monitoraggio su alcuni indicatori chiave: presenza della neutralità climatica nello statuto, responsabilità interne, formazione, ingaggio della filiera, uso di rinnovabili, dialogo con le istituzioni.
Il cuore del report, però, sono gli output dei working group. Per la governance climatica nasce “Onboarding Climate”, un percorso in quattro passi che va dal clima come semplice “ispirazione” al clima come vero e proprio “socio” rappresentato, per esempio, da una fondazione che detiene quote dell’azienda. È un modo per rendere più concreta una domanda che riguarda molte imprese: come fare in modo che l’impegno climatico non resti solo nello statuto, ma entri davvero nelle decisioni di ogni giorno.
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Sul fronte della misurazione delle emissioni, il report raccoglie linee guida e best practice per la carbon footprint di organizzazione, provando a fare ordine fra standard diversi e gradi di accuratezza possibili. Per energia e Scope 1–2 una roadmap, sviluppata con RSE, spinge oltre il solo fotovoltaico sui tetti e propone un uso più strategico di comunità energetiche rinnovabili e PPA. Sullo Scope 3 vengono invece condivise indicazioni pratiche su come coinvolgere fornitori e clienti, passando da una logica di puro controllo a una di co-evoluzione della filiera.
Il tavolo su advocacy e stewardship ha portato alla redazione di una lettera indirizzata alle istituzioni europee, in cui le aziende chiedono di mantenere l’obbligatorietà dei piani di transizione climatica, di definire linee guida chiare – soprattutto per le PMI – e di accompagnare le imprese con strumenti e formazione. Il position statement, diffuso a giugno 2025, è stato firmato da oltre 120 aziende e ha aperto un confronto con vari europarlamentari impegnati sul Pacchetto Omnibus. È un esempio di come una parte del mondo produttivo provi a usare il proprio peso economico anche per alzare l’asticella delle politiche pubbliche.
Dietro CO2alizione c’è la regia congiunta di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Nativa, una Regenerative Design Company che supporta centinaia di imprese nella transizione verso modelli economici rigenerativi, contribuendo alla diffusione di B Corp e Società Benefit.







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