La riserva delle Galápagos cresce di 6 milioni di ettari: nuova area marina protetta approvata dall’UNESCO
L’UNESCO approva l’“incorporazione” della Riserva Marina Hermandad alle Galápagos, estendendo l’area soggetta a protezione da 14,6 a 20,6 milioni di ettari. Una mossa che rafforza la leadership ecuadoriana nella conservazione marina.
L’Ecuador ha ottenuto dall’UNESCO il via libera per ampliare la Riserva della Biosfera delle Galápagos, incorporando la Riserva Marina Hermandad. In questo modo, la superficie protetta passa da 14,6 milioni a 20,6 milioni di ettari: un’estensione di 6 milioni di ettari, pari a circa un quinto dell’Italia, o più di due volte la Sardegna.
La ministra dell’Ambiente e dell’Energia, Inés Manzano, ha definito il provvedimento un riconoscimento internazionale che rafforza la leadership dell’Ecuador nella tutela marina e nella lotta ai cambiamenti climatici. Ha inoltre sottolineato che l’inserimento della riserva Hermandad migliora la connettività con il Corridoio Marino del Pacifico Tropicale Orientale (CMAR), gettando le basi per la futura istituzione di una riserva transfrontaliera in aree oceaniche.
L’operazione non è solo una scelta politica simbolica, ma un passo concreto verso una governance marina più integrata: estendere la protezione non significa soltanto moltiplicare i chilometri quadrati riconosciuti, bensì aumentare la coerenza ecologica tra ecosistemi, specie migratorie e correnti oceaniche. Attraverso questa espansione, si rende possibile una gestione più coordinata delle zone marine limitrofe, promuovendo la preservazione della biodiversità e la resilienza agli impatti ambientali.
Resta da vedere come sarà attuata la protezione concreta nelle nuove aree: la semplice dichiarazione UNESCO non garantisce che tutte le attività (pesca, traffici marittimi, turismo) verranno limitate o regolamentate con efficacia. Le sfide includono la sorveglianza su vasta scala, le risorse economiche necessarie e la collaborazione internazionale, specie per navigazioni o rotte che attraversano acque nazionali e oltre.
Inoltre, la nuova configurazione pone interrogativi sulle interazioni con le comunità costiere e con chi dipende dalle risorse marine per il proprio sostentamento. Il modello di governance dovrà tener conto di queste realtà locali, cercando un equilibrio tra tutela ecologica e sviluppo sostenibile.
In ultima analisi, l’espansione della riserva delle Galápagos rappresenta un segnale forte: non solo un’operazione simbolica, ma una scelta strategica per rafforzare la protezione marina nell’oceano Pacifico. Ora tocca all’Ecuador trasformare questa estensione in politiche efficaci, concrete e inclusive, capaci di restituire pieno valore alla biodiversità e alle persone che vivono e convivono con il mare.







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