Spostato il concerto di Manu Chao: disturbava l’equilibrio di un’area protetta
Spostato il concerto di Manu Chao perché non era stata fatta la valutazione dell’incidenza ambientale sulla Zona Speciale di Conservazione degli Abeti Soprani di Capracotta in Molise, location dell’evento.
È ufficiale: per tutelare l’equilibrio ecologico del luogo inizialmente scelto come location, il concerto di Manu Chao è stato spostato. La decisione è stata presa dagli stessi organizzatori dell’evento, l’Arsura Music Festival, in programma dal 13 al 15 agosto 2025 in Comune di Capracotta (IS). Il concerto di Manu Chao che si sarebbe dovuto tenere a Prato Gentile, nel pieno di un’area inserita nella Rete Natura 2000 dell’Unione Europea, è stato dirottato in località Fossato, un’area priva di grande valore
ecologico.
Una scelta necessaria e responsabile, che ha evitato danni potenzialmente gravi a un ecosistema prezioso e già sotto pressione, quale l’area di Prato Gentile che ospita quattro habitat prioritari e 23 specie animali e vegetali tutelate, molte in condizioni critiche, sottoposte a misure di conservazione approvate dalla Regione Molise e Ministero dell’Ambiente. Lo fa notare il Coordinamento Nazionale C.I. TANGE, che riunisce oltre cinquantacinque Associazioni nazionali e locali impegnate ad assicurare la tutela dell’ambiente dai grandi eventi programmati in ambienti naturali.
Appena è stata annunciata la location del concerto di Manu Chao, il CI.TANGE ha immediatamente segnalato l’inidoneità del sito, e il 14 giugno ha formalmente chiesto alla Regione Molise di verificare l’avvio della Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.), obbligatoria per legge nelle aree protette. La Regione ha confermato che nessuna procedura era stata attivata, trasmettendo l’informazione anche al Comune di Capracotta e ai Carabinieri Forestali di Isernia, e segnalando i potenziali profili di responsabilità legale per chi procedeva senza autorizzazioni.
Una grave mancanza degli organizzatori, che hanno promosso l’evento senza richiedere la valutazione ambientale, dimostrando scarsa consapevolezza del valore del patrimonio naturale; ancora più preoccupante il tentativo tardivo, a metà luglio, decisione presa sull’onda dell’attenzione mediatica ed istituzionale generata, di presentare la richiesta di V.Inc.A., respinta dalla Regione il 23 luglio per gravi carenze procedurali. Da qui la scelta di spostare il concerto di Manu Chao a Fossato, località distante dalla ZSC e senza particolari vincoli, a seguito di una diffida formale inviata dal CI.TANGE a bloccare ogni attività legata al festival nell’area protetta.
«Per noi di CI.TANGE questo è un enorme successo: un grande passo avanti per la giustizia e per la natura», ci ha spiegato Chiara Grasso, etologa che fa parte del coordinamento. «È la prova che l’unione di forze, voci, scienza e competenza può davvero generare cambiamento. Quello che abbiamo ottenuto è un precedente prezioso, uno spartiacque per il futuro degli eventi in aree naturali. Ci auguriamo che ricordi a artisti, organizzazioni e amministrazioni comunali che la natura ha già la sua musica e che la fruizione di questi luoghi deve avvenire nel pieno rispetto della fauna che li abita. Per i concerti, esistono meravigliosi palazzetti dello sport e spazi già pensati per questo scopo. Oggi festeggiamo questo primo, importantissimo successo».
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