Zorin OS 18, boom di download: così la fine di Windows 10 spinge gli utenti verso Linux

Zorin OS 18 ha superato il milione di download e, secondo i dati diffusi dagli sviluppatori, più di tre utenti su quattro arrivano da Windows.

Con la fine degli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10, circa 400 milioni di utenti si trovano davanti a un bivio: passare a Windows 11 – magari comprando un computer nuovo perché il proprio non è compatibile – oppure cercare strade diverse. In questo scenario, una distribuzione come Zorin OS, progettata proprio per chi arriva da Windows, diventa una sorta di “porta d’ingresso” al mondo Linux.

Invece di rottamare un PC che funziona ancora, lo si può trasformare installando un sistema operativo gratuito, supportato per anni, che permette di continuare a navigare, lavorare, studiare e usare i servizi online di tutti i giorni.

Linux è un sistema operativo libero e open source, nato dall’idea che il software debba poter essere studiato, modificato e condiviso da tutti. Non è il prodotto di una sola azienda, ma il risultato di una comunità globale di sviluppatori e utenti che collaborano per migliorarlo e mantenerlo sicuro. La filosofia da cui nasce mette al centro libertà e responsabilità: poter scegliere come usare il proprio computer, quali programmi installare, quanto farlo durare nel tempo, senza essere costretti a cambiare macchina o licenza a ogni nuova versione. È anche una visione più collaborativa e sostenibile della tecnologia, in cui la condivisione di conoscenza e la possibilità di dare nuova vita a hardware considerato “vecchio” diventano parte di un’idea più ampia di innovazione e di cura delle risorse.

Il fatto che oltre il 78% dei download di Zorin OS 18 arrivi da Windows suggerisce che la fine del supporto a Windows 10 è diventato per alcuni utenti un momento di consapevolezza, in cui accorgersi che esistono alternative ai sistemi basati su licenza. Zorin OS ha un’interfaccia familiare e molte attenzioni a chi arriva da altri sistemi, per cui è adatto a utenti che non siano per forza “smanettoni”.