Fare l’orto in permacultura con gli ortaggi perenni

All’estremità meridionale della Thailandia c’è un piccolo insediamento immerso nella rigogliosa natura tropicale. È il fiore sbocciato dal sogno di Lele, che quasi vent’anni fa si è trasferito qui dall’Italia e ha creato Gaarawé Village, un progetto in permacultura che vuole rallentare i ritmi esasperati del mondo occidentale e recuperare quel legame ormai sfilacciato con l’ecosistema di cui siamo parte.
L’imprenditrice vulcanica e visionaria Ramona Bavassano si occupa di un’azienda agricola di 55 ettari da tre anni. L’obiettivo è farla diventare la prima piattaforma collaborativa italiana che gestisce un’azienda multifunzionale in forma partecipata. Tra gli eventi in programma, il 21 e 22 ottobre c’è il Laboratorio di agricoltura del non fare, un incontro gratuito e a rifiuti zero sull’agricoltura naturale.
All’ombra degli alberi della Gigliara, nell’entroterra calabrese, si svolgerà un festival che ha l’obiettivo di chiamare a raccolta le realtà e le persone che, in Calabria, portano avanti progetti di autoproduzione, agricoltura sostenibile, imprenditoria etica e buone pratiche in generale. L’appuntamento è fissato per il 28 e 29 luglio.
Due giovani, uno svizzero e uno spagnolo, hanno unito i loro cammini in un percorso comune che li ha portati a Badolato, in Calabria. Qui hanno lanciato un progetto in permacultura che punta alla rigenerazione del suolo e alla creazione di un modello incentrato sulla condivisione, sulla sostenibilità e sull’autosufficienza.
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