21 Mar 2022

Col vento in faccia: Martina Martini racconta la biciterapia

Scritto da: Valentina D'Amora

Una donna di Imperia appassionata di bicicletta dopo il lockdown decide di condividere con più persone possibili l'emozione di pedalare, focalizzandosi soprattutto su chi non può farlo con le proprie gambe. Nasce così la biciterapia, che da qualche mese fa provare la bellezza del "vento in faccia" a tanti bambini e ragazzi con disabilità.

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Imperia - Capelli scompigliati, vento sulla pelle e tutta l’emozione della strada che scorre sotto di sé. Quando parlo con Martina Martini, una donna imperiese appassionata di bicicletta e di montagna, riesco a vedere le sue mani sul manubrio e a sentire il sudore che le scorre lungo la fronte. E a percepire l’orgoglio di avercela fatta. Proprio dalla sua passione per le due ruote, unita al forte desiderio di far vivere l’esperienza della bici a tutti, nasce la biciterapia, una forma di inclusione sociale e di sostegno concreto per i ragazzi con disabilità.

BICI PER TUTTI: LA BICITERAPIA

«La prima volta che ho portato in bicicletta Matteo dell’associazione La Giraffa a Rotelle – racconta Martina – è stata un’emozione unica. Quei sorrisi non si possono descrivere, ma rimangono impressi in maniera indelebile nel cuore. Ed è per questo che desidero condividere questa esperienza con più persone possibili».

Martina Martini Giraffa a rotelle
Martina Martini insieme a Matteo

In che modo? Per affrontare le disabilità a volte bastano i mezzi giusti. Martina mi spiega che in questi ultimi mesi è nata una meravigliosa sinergia con Aspassobike, un’azienda di Ancona: «Senza le loro bici speciali tutto questo non sarebbe possibile: ogni volta che vengo invitata a eventi in cui si fanno provare diversi sport a ragazzi e bambini con disabilità, loro partono con le loro biciclette e mi seguono dappertutto». E grazie alle varie tipologie di bici, differenti a seconda dell’età e del tipo di disabilità, tutti, sia bambini che adulti, possono provare l’emozione di compiere un’azione che può sembrare banale, ma non è affatto scontata.

Martina pedala da più di dieci anni ed è appassionata al ciclismo sin da quando era bambina: «Da quando ho incominciato a portare la bici con me nei miei viaggi e a viverla nel quotidiano, mi sono chiesta come fare per poter condividere questa emozione anche con chi non può farlo».

Far vivere ad altri un momento che per noi è normalità è diventato il mio obiettivo

Ecco perché un giorno entra in contatto con l’associazione La giraffa a rotelle, che dispone di una di queste biciclette speciali, e chiede ai volontari di portare un ragazzo a fare un giro in bicicletta. Da lì scocca la scintilla. «Ho visto la loro reazione e tutta la loro gioia, così ho iniziato a contattare varie aziende che producono questi mezzi». Nasce così la sintonia con il team di Aspassobike, a cui Martina ha espresso da subito l’intenzione di portare in bicicletta tanti, tantissimi bambini e ragazzi.

Da quel momento organizza e crea eventi, insieme a diverse associazioni su tutto il territorio nazionale, dedicati allo sport e rivolti a tutti coloro che non possono pedalare, correre o camminare con le proprie gambe. «Perché la bici è e deve essere per tutti», sottolinea.

martina e simone
Biciterapia. Martina e Simone su una bici di Aspassobike

«Questa foto è quella che meglio rappresenta la biciterapia. Simone, il ragazzo che è con me, quando sente il vento in faccia si emoziona moltissimo e far vivere ad altri un momento che per noi è normalità è diventato il mio obiettivo. Ho creato questa cosa e ora voglio farla crescere». Per l’estate Martina ha in cantiere diversi eventi, tra cui una giornata insieme alla Fondazione Marco Simoncelli.

DA ROMA A IMPERIA IN BICI: LA SUA MISSIONE DEL 2021

La scorsa estate Martina e il suo compagno hanno deciso di pedalare da Roma a Imperia per sensibilizzare sul tema della disabilità e sostenere, allo stesso tempo, l’associazione La giraffa a rotelle nell’acquisto di diversi giochi inclusivi per un’area verde proprio di Imperia. «Siamo partiti in treno il 1° giugno», racconta. «Il 2 abbiamo inforcato la bicicletta e il 6 giugno abbiamo raggiunto il parco urbano di Imperia, dove siamo stati accolti i ragazzi dell’associazione, amici e ciclisti, professionisti e non».

L’iniziativa in una sola settimana è riuscita a coinvolgere davvero tantissime persone, a dimostrazione che l’argomento è sentito da tutti, non solo nel mondo del ciclismo. «Ora mi voglio concentrare sulla biciterapia, far conoscere questo progetto a livello nazionale e arrivare a più persone possibili. Se la biciterapia cresce, possiamo portare questa opportunità ovunque, mettendo in rete sempre più associazioni».

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