29 Ago 2022

Quali sono le sfide di un Comune verso la transizione ecologica? Ecco l’esempio di Moncalieri

Chiamato dai piemontesi "Moncalé", Moncalieri è un Comune della città Metropolitana di Torino, conosciuto per il suo castello sabaudo e il fiume Po che lo attraversa. Oltre alle sue bellezze paesaggistiche però c'è molto di più. Per questo ci siamo chiesti, insieme a un gruppo di studenti e studentesse, quali siano le sfide del Comune per essere più al passo con la transizione socio-ecologica e la sostenibilità ambientale.

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Torino - Come può una realtà come Moncalieri stare al passo con la contemporaneità che esorta con urgenza a uno stile di vita più sostenibile e innovativo? A che punto è il progresso in termini di sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e transizione socio-ecologica? Per fermare il circolo vizioso di disinformazione e generalità è necessario consultare direttamente le principali voci in capitolo: il Comune di Moncalieri e i cittadini. 

Il quesito della sostenibilità della società contemporanea è ormai all’ordine del giorno e può suscitare domande in ogni cittadino. Malgrado il suddetto tema stia divenendo sempre più pericolosamente contingente, le risposte non sono scontate e le fonti di informazione disponibili sono eccessivamente varie e sovente troppo vaghe. La disponibilità dell’Assessore all’ambiente del Comune di Moncalieri Alessandra Borello ci ha permesso di approfondire lo stato attuale della città e i propositi del Comune finalizzati al suo ammodernamento. 

Moncalieri1
Foto tratta da: Pagina Facebook Comune di Moncalieri
ENERGIA 

A livello energetico nel Comune di Moncalieri sono stati installati tre impianti fotovoltaici comunali, di cui il primo, situato sull’edificio dell’Unione dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia, è attivo da febbraio 2019, mentre è in opera la realizzazione di un ulteriore impianto sul nuovo edificio ospitante la caserma della Polizia Municipale. Questi, complessivamente, hanno permesso di ridurre le emissioni di CO2 di circa 7,5 tonnellate. 

Tuttavia, una efficiente transizione energetica tramite le fonti rinnovabili è resa difficoltosa dagli edifici storici e di vecchia costruzione, sui quali sovente non possono essere realizzate modifiche consistenti: un esempio tra tutti è il palazzo comunale. Si ripresenta inoltre anche la problematica nell’utilizzo esclusivo delle fonti rinnovabili per via della loro incostanza e del disagio dell’accumulo e dello stoccaggio. Nonostante ciò, l’impegno della Giunta Comunale non scema e tenta di soverchiare queste restrizioni con opere minori quali illuminazione a led, sostituzione delle valvole termiche e limitazioni della temperatura del riscaldamento nei mesi più freddi. 

ZONE DISMESSE 

Moncalieri è un’area che presenta vaste aree periferiche e rurali, rendendola malauguratamente oggetto di siti abbandonati e contaminati che richiedono opere di bonifica. Esiste una difficoltà nel trattare queste situazioni, in quanto gli edifici sono sovente proprietà privata e ciò rende impossibile per gli organi comunali agire per tempo. Le bonifiche sono quindi effettuabili solamente su “siti orfani”, abbandonati dai proprietari. 

Moncalieri3
Foto tratta da: Parco del Po Piemontese

Sono quattro i siti di interesse del Comune: l’ex stabilimento metalmeccanico Altissimo, negli anni ‘60 luogo di produzione di fanali per biciclette ed automobili, dei cui capannoni avveniristici rimangono ora ambienti pericolosi e insalubri; oppure l’area industriale dell’ex Firsat, un “cassonetto a cielo aperto” come testimonia il tappeto di rifiuti che ne ricopre la superficie. Ulteriore sito è l’enorme complesso dell’ex-Ilte, in passato ospitante la tipografia degli elenchi telefonici, di cui ora si distinguono solo pochi resti mescolati a solventi e sostanze di dubbia sanità.

Infine, l’ex sito FIAT in zona Carpice, trasformato in discarica negli anni ’60 che, sotto un rasserenante praticello verde, cela nelle sue decine di metri di profondità rottami ferrosi di automobili, scarti di lavorazione, rifiuti ospedalieri e, secondo i residenti della borgata, anche carcasse di maiali colpiti dalla peste suina, originando una deleteria miscela di biogas che si spostano nel sottosuolo minacciando di risalire in superficie. 

QUALITÀ DELL’ARIA 

Al fine di limitare le emissioni inquinanti, durante il mese di aprile il Comune ha varato restrizioni nei confronti dei veicoli nel tentativo di incrementare la qualità dell’aria, particolarmente scarsa a causa del lungo periodo di assenza di precipitazioni che ha colpito la zona

I propositi per un cambiamento reale ci sono ma è fondamentale agire in maniera decisa

Innovativo e audace è invece il progetto del bosco planiziale nella frazione Santa Maria: il bosco conta oltre 3000 alberi che nei mesi a venire daranno linfa a 4 ettari di parco, riqualificando una ex-discarica a cielo aperto che, dopo le necessarie opere di bonifica, potrà smentire la sua reputazione di “inquinante” e fornire un nuovo polmone verde a Moncalieri. 

LA VOCE AI CITTADINI 

Fondamentale per garantire cambiamenti concreti ed efficaci è interpellare i cittadini, protagonisti nel panorama della città nonché testimoni diretti della sua condizione. Le principali iniziative che vorrebbero veder realizzate sono la pedonalizzazione del centro storico di Moncalieri e l’incremento dei collegamenti delle piste ciclabili al fine di ridurre il traffico urbano, esortando anche i singoli individui a modificare le proprie abitudini. 

Secondo i cittadini intervistati risulta abbondante la presenza di aree dismesse e ciò è stato facilitato dall’integrazione dell’area industriale nell’area urbana che nel tempo ha contraddistinto Moncalieri, nonostante la parziale riqualificazione effettuata. In tal proposito è ipotizzabile l’istituzione di una figura comunale apposita (apparentemente ancora mancante) al fine di operare direttamente ed efficientemente in questo ambito, in collaborazione con un comitato cittadino che, muovendosi sul territorio in maniera più estensiva, sarebbe in grado di individuare e riferire le problematiche identificate, sollecitandone l’intervento. 

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Foto tratta da: Pagina Facebook Comune di Moncalieri

Per quanto concerne la transizione energetica, dalle interviste fatte pare che gli incentivi proposti negli ultimi tempi facciano leva sui cittadini, tuttavia si ipotizza che una radicale inversione di tendenza possa notarsi solamente a partire dai decenni a venire. I propositi per un cambiamento reale ci sono ma è fondamentale agire in maniera decisa, cooperativa e con lungimiranza. È necessario mantenere quest’inversione di marcia rispetto all’andamento degli anni precedenti per garantire un esito positivo sia per l’ambiente sia per chi lo abita.

Questo contributo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse della scuola secondaria di secondo grado ITIS Pininfarina a conclusione dell’attività “Agisci ora”, percorso di giornalismo ambientale condotto dalle giornaliste e giornalisti di Italia che Cambia in collaborazione con il Comune di Moncalieri e Legambiente Moncalieri. Il progetto è volto a trasmettere le basi del giornalismo ambientale e uscire dalle mura scolastiche per riconoscere, comprendere il proprio territorio e raccontare le problematiche ambientali o gli esempi virtuosi presenti.

Articolo scritto da Sara Pistarino, Mariarosaria Uzzi, Alessandro Porcu, Alberto Amoruso della classe 3A dell’ITIS Pininfarina di Moncalieri.

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