9 Set 2022

#1 ABITARE – Etici, sostenibili, condivisi: ecco i nuovi modi di abitare

Cosa accomuna bioedilizia e condivisione degli spazi, rigenerazione urbana e vita in natura? Il concetto di abitare. Attraverso una serie di progetti virtuosi proviamo ad analizzarne le varie sfaccettature, per costruire una visione d'insieme fondata su valori come sostenibilità ambientale, solidarietà ed eticità.

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La prima tappa del tour del decennale di Italia Che Cambia, il 9 settembre 2022, si è svolta ad Alto, Liguria e ha riguardato il tema dell’abitare. Nel camper di Italia che Cambia Andrea Degl’Innocenti ha intervistato… Daniel Tarozzi ed Emanuela Sabidussi. Cosa c’entrano il direttore responsabile e una socia storica di Italia che Cambia con l’abitare? Be’, tanto, a dire il vero.

Daniel ed Emanuela (che sono anche marito e moglie) hanno recentemente ristrutturato la propria abitazione seguendo i principi della bioedilizia. Daniel ha raccontato quella esperienza in una rubrica dal titolo Io rifaccio casa così.

Inoltre i due sono fra i fondatori di Altopia, comunità intenzionale e progetto di eco vicinato che vuole ripopolare e creare nuove relazioni ad Alto, piccolo paese al confine tra Liguria e Piemonte.

La diretta del 9 settembre dedicata al tema dell’abitare
ALCUNE DELLE STORIE PIÙ INTERESSANTI SU ABITARE

Il tema dell’abitare è sempre stato centrale nel nostro lavoro e si declina in tanti aspetti. C’è ad esempio il tema della bioedilizia. Rispetto a questo ambito, troverete sicuramente suggestioni interessanti approfondendo la storia di Fausto Cerboni e della sua Terrapaglia, un’azienda che si occupa di bioedilizia nata “sul campo”, che costruisce e ristruttura abitazioni con materiali naturali, non inquinanti e l’obiettivo di realizzare ambienti che garantiscano il benessere all’interno nel modo meno impattante possibile con l’ambiente.

Possiamo poi parlare di condivisione degli spazi abitativi, quindi ecovillaggi, co-housing, comunità intenzionali, condomini solidali e altre forme di abitare condiviso. Il mondo degli ecovillaggi è ricco e variegato e ciascuno di essi ha caratteristiche peculiari, ma per una panoramica esaustiva potete leggere la storia della RIVE, la rete italiana dei villaggi ecologici, che li riunisce e li sostiene, dando loro un’identità collettiva.

Non è tuttavia necessario abbandonare la città per vivere esperienze simili. Lo testimonia l’iniziativa portata avanti da Quartieri Uniti Ecosolidali, che a Livorno si adopera per ricreare comunità e creare quartieri solidali e ecosostenibili creando una rete di persone per scoprire la bellezza di diventare cittadini attivi, che ci tengono a migliorare la qualità della vita in un’ottica sia di sviluppo della solidarietà, sia di rispetto ambientale.

Questi valori sono alla base anche di Homers, progetto piemontese che unisce i principi del co-housing con quelli della rigenerazione urbana. Il suo obiettivo è infatti recuperare il patrimonio immobiliare dismesso cercando di attivare meccanismi di innovazione sociale, proponendo quindi questo modello di abitare proprio per dare nuova vita ad alcuni pezzi di città.

Ma abitare è anche concepire comunità più allargate – quartieri, paesi o anche città di grandi dimensioni – fondate su principi cardine quali solidarietà, economia locale, energia sostenibile. È proprio ciò che fa il movimento delle Transition Towns: ripensare i modelli abitativi e produttivi tradizionali, riportando l’essere umano e le sue esigenze all’interno di un sistema molto più ampio con cui deve interagire rispettando le regole dei processi che fanno funzionare l’intero ingranaggio.

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