7 Ott 2022

We Make Market, una piattaforma per supportare i piccoli artigiani e i loro saperi

Scritto da: Davide Artusi

Il mondo delle piccole botteghe artigianali approda sul web. Lo fa grazie a We Make Market, una startup innovativa dedicata alle eccellenze nel mondo dell’artigianato italiano. Un marketplace dove artigiani e artisti possono mettere in mostra e vendere i loro prodotti e i visitatori scoprire nuove idee, fare acquisti e vivere differenti esperienze, come corsi e workshop.

Salva nei preferiti

Genova - Il Made in Italy è sempre stato uno dei fiori all’occhiello della nostra penisola, un punto di riferimento a livello globale. La grande qualità delle materie prime, la cura del dettaglio e la creatività dei nostri artigiani rappresentano solo alcuni dei motivi della fama dell’artigianato italiano.

I tempi però stanno cambiando e le piccole realtà nostrane devono cercare di essere competitive sul mercato per non venire del tutto schiacciate dalla grande distribuzione, senza tuttavia rinunciare alla storicità del lavoro artigianale. È dunque necessario espandere gli orizzonti e abbracciare sempre più quel mondo digitalizzato e connesso, orientato ai social e a quell’utenza che utilizza il web per conoscere e scoprire qualcosa di nuovo.

Ad oggi, su 1,5 milioni di artigiani italiani solo il 12% è presente nel mondo digitale con un e-commerce. Si tratta di un numero davvero basso rispetto al milione e mezzo di addetti ai lavori che rimangono ancora ancorati al mondo offline e alle loro botteghe artigianali. Dunque, risulta chiaro come la digitalizzazione sia un elemento importante da implementare per lo sviluppo di queste piccole realtà.

we make market

È proprio per questo motivo che nasce nel 2020 We Make Market, la startup e-commerce dove gli utenti trovano l’eccellenza artigianale italiana, la qualità e la sostenibilità ambientale. Una realtà che offre agli artigiani una piattaforma semplificata e un supporto continuo, così da promuovere la digitalizzazione a costi contenuti. Inoltre gli artigiani possono attivare pacchetti mensili di supporto alla promozione e alla comunicazione del proprio brand e dei propri prodotti.

«We Make Market – ci racconta Alberto Ansaldo, co-founder di We Make Market – è nato in piena pandemia da quella che è stata l’esperienza del Cargo Market, un market fisico nato a Genova che organizziamo dal 2018». Cargo Market è un evento che riunisce in luoghi storicamente importanti e rappresentativi d’Italia i migliori artisti, artigiani, designer e creativi, ciascuno selezionato anche in base allo stile che ogni particolare edizione del market assume.

«Con l’inizio della pandemia, a marzo 2020, abbiamo dovuto annullare con una sola settimana di anticipo un evento già fissato. Ci siamo ritrovati così a casa e abbiamo pensato di ricreare l’esperienza del Cargo Market non fisicamente, ma online. Abbiamo fondato una sorta di cooperativa che poi si è evoluta nel tempo: l’obiettivo era quello di dare un supporto alla digitalizzazione all’artigianato italiano, che mostra da sempre una grande qualità artigianale ma che fatica nel comunicare, soprattutto online».

we make market 1

Alberto Lacagnina e Alberto Ansaldo sono i fondatori di questo e-commerce dedicata all’artigianato Made in Italy. Grazie al supporto di soci di alto profilo finanziario, come l’imprenditore Enrico Pandian e Ugo Parodi, il marketplace We Make Market è riuscito fin da subito a imporsi, trovando un bacino di artigiani pronti a contattarli e unirsi e di utenti interessati a ciò che la startup ha da offrire.

«La società è nata con l’obiettivo di mettere a disposizione agli artigiani un e-commerce gratuito, prendendo una percentuale soltanto sul transato. We Make Market fonda i suoi valori sulla qualità del prodotto artigianale: selezioniamo con cura gli artigiani che collaborano con noi e offriamo solo prodotti ed esperienze unici. Diamo molta importanza all’ambiente, all’ecosostenibilità, al luogo di lavoro e al modo in cui si lavora. Lavoriamo con responsabilità per contribuire alla bellezza del mondo, con il minore impatto ambientale possibile».

Gli artigiani che hanno preso parte a We Make Market sono numerosi e stanno aumentando. Uno di questi è Beppe, del quale abbiamo parlato in un precedente articolo che, con il suo negozio Lofoio a Prato, cerca di dare un tocco meno classico agli accessori invernali che tutti conosciamo, attraverso l’uso di filati rigenerati e una forte dose di creatività.

We Make Market è nato con l’obiettivo di mettere a disposizione agli artigiani un e-commerce gratuito

«Durante la pandemia abbiamo investito molto sulla parte comunicativa online e social, ma abbiamo poi sentito, una volta terminata l’emergenza Covid, la necessità di ritornare ad avere un contatto fisico. Abbiamo così deciso di dar vita a diversi workshop. Realizziamo varie tipologie di corsi che variano nella durata, alcuni sono più lunghi mentre altri più brevi, anche solo una manciata d’ore, in modo tale da poter essere frequentati da chi ha poco tempo a disposizione. Si tratta di corsi unicamente in presenza».

We Make Market non vuole soltanto cercare di dare agli artigiani un supporto alla digitalizzazione, ma sta puntando molto anche alla realizzazione di workshop tutti inerenti al ramo dell’artigianato. Si passa dai laboratori per la realizzazione del kokedama nella sede del lago di Garda e a Milano, ai workshop inerenti al mosaico che si tengono a Roma, ai corsi sulla ceramica al tornio a Genova e così via.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Il gioco d’azzardo in Italia è una piaga sociale. Cosa possiamo fare? – Io non mi rassegno + #17
Il gioco d’azzardo in Italia è una piaga sociale. Cosa possiamo fare? – Io non mi rassegno + #17

Artigianato e intelligenza artificiale, quando la manualità può fare la differenza
Artigianato e intelligenza artificiale, quando la manualità può fare la differenza

Morti e infortuni sul lavoro in Liguria, uno sciopero per chiedere più sicurezza
Morti e infortuni sul lavoro in Liguria, uno sciopero per chiedere più sicurezza

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(7) "liguria"