Dentro la vacanza olistica di Tra Terra e Cielo: voci e racconti da Albenga
Dopo lo spostamento ad Albenga, Tra Terra e Cielo rilancia la sua vacanza olistica. Mentre parte la nuova stagione, raccogliamo impressioni e racconti direttamente da chi le vive, tra natura, relazioni e trasformazione personale.
La vacanza olistica di Tra Terra e Cielo “Nonsolomare 2025” è ricominciata ad Albenga, dopo una primavera segnata da un grosso cambiamento. Dopo anni trascorsi sotto i pini di Riva dei Tarquini, nel nord del Lazio, infatti, l’organizzazione ha dovuto cambiare location, sbarcando sulla riviera ligure. Oggi quella scelta si è concretizzata in un nuovo programma, un nuovo paesaggio e soprattutto in una nuova comunità che si sta formando.
Cosa significa oggi prendersi una pausa nella natura, camminare insieme ad altre persone, nutrirsi in modo consapevole e dedicarsi ad attività che mettono al centro il corpo, le relazioni e il silenzio? Per scoprirlo abbiamo raccolto alcune voci dalla vacanza in corso: quella di Daniele Guainazzi, nuovo operatore delle attività, e quella di Barbara Zani, ospite e partecipante entusiasta. Insieme ci accompagnano dentro il cuore pulsante dell’esperienza, tra biodanza serali, passeggiate tra gli ulivi e dialoghi silenziosi con il mare.

Il valore della vacanza olistica: un’esperienza trasformativa
Daniele Guainazzi sta partecipando all’edizione 2025 delle Vacanze Nonsolomare come conduttore di pratiche di bioenergetica. Per lui, si è trattato del primo contatto diretto con Tra Terra e Cielo, anche se conosceva già la realtà. «Sono stato chiamato per tenere una sessione mattutina di bioenergetica – racconta -. Conoscevo da tempo l’associazione, ma è la prima volta che vivo la vacanza dall’interno. Quello che ho respirato è stata una grande esperienza organizzativa e un clima di umanità e accoglienza».
L’adattamento alla nuova sede non sembra aver intaccato lo spirito del progetto: «La struttura è stata adattata con cura, le attività sono ricche e ben condotte, e il lavoro di squadra ha reso tutto fluido. Al centro restano le persone e le relazioni». Particolare rilievo ha avuto, secondo Daniele, la cucina macrobiotica, vero filo conduttore della proposta. «È più di una dieta: è uno stile di vita. Ogni giorno c’è spazio per scoprire le qualità terapeutiche del cibo, e questo rende la permanenza una sorta di periodo detox».
«Organizzo da anni vacanze benessere per piccoli gruppi, ma questa esperienza mi ha arricchito. Mi porto a casa l’energia di un gruppo variegato, coeso e motivato»
La cucina macrobiotica non è soltanto un insieme di ricette, ma un approccio alimentare ispirato all’equilibrio tra mente, corpo e ambiente. Derivata dalla filosofia orientale dello yin e dello yang, promuove l’uso di cereali integrali, verdure di stagione e legumi, escludendo zuccheri raffinati, alimenti industriali e prodotti di origine animale. Un modo per nutrirsi con consapevolezza, prevenire disturbi e riscoprire il legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo.

Daniele conosce realtà simili a quella di “Tra Terra e Cielo” ma nota alcune specificità dell’esperienza di Nonsolomare. «Il territorio ligure è un valore aggiunto: ho fatto un bagno diverso ogni giorno, tra scogli, sabbia fine e sassi, con un mare molto pulito. L’associazione ha organizzato navette per ridurre l’uso delle auto e la struttura mette a disposizione biciclette per chi vuole esplorare».
Infine, un’osservazione più personale: «Organizzo da anni vacanze benessere per piccoli gruppi, ma questa esperienza mi ha arricchito. Mi porto a casa l’energia di un gruppo variegato, coeso e motivato»
Un’esperienza immersiva e quotidiana
Per Barbara Zani, che ha partecipato alle Vacanze Nonsolomare con il marito, l’esperienza è stata un’opportunità di condivisione e rigenerazione. «Cercavamo una vacanza nella natura, con proposte collettive coinvolgenti, cibo sano e momenti di scambio autentico».
Le giornate si sono svolte con un ritmo rilassato, scandito da attività non obbligatorie. «La mattina avrei voluto partecipare alla bioenergetica, ma dopo un anno intenso avevo bisogno di riposo. Mi svegliavo poco prima di colazione, poi condividevamo il pasto tra chiacchiere profonde e attese leggere. Talvolta andavamo al mare prima del pranzo».
Nel pomeriggio, le proposte variavano tra attività di gruppo come il Qi Gong all’ombra degli ulivi, conferenze sull’alimentazione macrobiotica e gite collettive. «Il lunedì abbiamo visitato Albenga tra cattedrali, musei e un antico oleificio. Il giovedì ci siamo addentrati nei boschi e ci siamo tuffati nelle polle di un fiume». Le polle sono piccole cavità a forma di catino in cui l’acqua esce in superficie con carattere di artesianità in prossimità della superficie topografica
A colpirla di più è stata l’atmosfera serale. «La biodanza sotto le stelle è stata la parte che ho amato di più. In generale, mi ha colpito il clima di comunanza, l’umanità rilassata che si respirava. Una settimana intensa, che lascia il segno e che richiede tempo per essere davvero compresa».

Vacanze che mettono radici
Quella in corso ad Albenga è solo l’ultima tappa di un percorso iniziato quasi cinquant’anni fa. Lo sa bene Daniele Guainazzi, che con lo sguardo del professionista ha colto l’occasione per osservare da vicino l’organizzazione di Tra Terra e Cielo. «Mi porto a casa il desiderio di mettere a frutto ciò che ho sperimentato» racconta, «anche nei percorsi che conduco altrove».
Barbara Zani, lo conferma: «Una settimana così intensa richiede tempo per essere assimilata. È una piccola rivoluzione che lascia il segno».
Ascoltando le voci di chi ha partecipato a questa edizione delle Vacanze Nonsolomare, emerge con forza un dato: l’identità del progetto non risiede nei luoghi, ma nelle relazioni. Il trasferimento ad Albenga, pur con tutte le difficoltà, non ha scalfito il senso profondo dell’esperienza. Anzi, per molti è stato l’occasione per ridefinirla, rigenerarla, mettere a fuoco cosa conta davvero.
In tempi di cambiamento accelerato, questa capacità di mantenere coerenza nei valori – pur rinnovando le forme – è forse la lezione più interessante che queste vacanze ci consegnano. Un’idea di comunità che non si dà per scontata, ma si costruisce passo dopo passo, incontro dopo incontro.
Informazioni chiave
La natura non è contorno: insegna
Ogni giornata è scandita da pratiche corporee, laboratori, gite ed escursioni nel paesaggio ligure. Il tutto sempre a profondo contatto con gli ecosistemi naturali.
La macrobiotica è uno stile di vita
Non è solo una dieta, ma una filosofia che intreccia salute, equilibrio e consapevolezza alimentare.
Una comunità in cammino
Volontari, operatori e nuovi partecipanti costruiscono un’esperienza collettiva fondata su ascolto, dialogo e crescita reciproca.










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