Colmare il DIVARIO („Mind the GAP“)! Azioni congiunte delle organizzazioni sindacali per colmare il divario retributivo di genere
Il progetto “Colmare il DIVARIO („Mind the GAP“)! Azioni congiunte delle organizzazioni sindacali per colmare il divario retributivo di genere” è un progetto di partenariato di dieci organizzazioni provenienti da nove paesi diversi (Bulgaria, Italia, Macedonia del Nord, Montenegro, Malta, Romania, Serbia, Slovacchia, Polonia). Il beneficiario del progetto è il Sindacato Generale di Malta ed è finanziato con il sostegno dell’Unione Europea.
Questo progetto molto importante affronta le questioni relative al divario retributivo di genere in tutta Europa, sia negli Stati membri dell’UE che nei paesi candidati. Il progetto “Colmare il DIVARIO („Mind the GAP“)!” si concentra su diversi obiettivi principali, come l’aumento della cooperazione dei paesi partecipanti nel monitoraggio del recepimento della Direttiva UE sulla trasparenza salariale, il rafforzamento della capacità di utilizzare la contrattazione collettiva da parte delle organizzazioni sindacali per colmare il divario retributivo di genere attraverso corsi di formazione online o tradizionali, l’aumento del contributo delle organizzazioni sindacali alla formulazione delle politiche dell’UE (raccomandazioni basate sul lavoro di gruppi di monitoraggio, esperti e rappresentanti delle organizzazioni sindacali), un’attuazione più efficace della Direttiva sulla trasparenza salariale negli Stati membri dell’UE, nonché una migliore comprensione della Direttiva sulla trasparenza salariale nei paesi candidati e, infine – il miglioramento della cooperazione delle organizzazioni sindacali sullo sviluppo dei prossimi passaggi e suggerimenti per colmare il divario retributivo di genere.
L’applicazione delle leggi sul lavoro e la presenza di stereotipi sui ruoli di genere continuano a rappresentare ostacoli significativi per affrontare le differenze di genere nella maggior parte dei paesi. Per migliorare la conformità sono necessari meccanismi di applicazione più forti e campagne di sensibilizzazione. Persistono bassi livelli di partecipazione femminile alla forza lavoro e la segregazione occupazionale; per questo motivo si suggeriscono anche politiche che promuovano il congedo parentale per i padri e una classificazione lavorativa neutrale rispetto al sesso. Le norme patriarcali spesso ostacolano il progresso e le donne sono sotto-rappresentate nelle posizioni ben retribuite, quindi le politiche sensibili al genere e un migliore accesso alle posizioni manageriali sono fondamentali per affrontare questi problemi. Sono inoltre necessari cambiamenti culturali verso una leadership inclusiva e politiche eque per l’ambiente di lavoro. Il divario retributivo nel settore privato è un problema più grande a causa dell’insufficiente trasparenza salariale, il motivo per cui è necessario un rendiconto salariale obbligatorio e l’impegno sindacale, insieme ai quadri giuridici e meccanismi di responsabilità dei datori di lavoro. Una componente chiave di questo impegno è la Direttiva UE sulla trasparenza salariale del 2023, che richiede la trasparenza salariale tra gli Stati membri per eliminare i divari retributivi.
Sebbene questa direttiva rappresenti un grande passo nella giusta direzione, sarà necessario un ulteriore sostegno istituzionale per attuarla in modo efficace. Le piccole e medie imprese potrebbero avere difficoltà a conformarsi a queste nuove normative, il che sottolinea ulteriormente la necessità di sostegno da parte del governo per facilitarne l’attuazione.
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