La mappa dell'Italia che Cambia

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- Rete Ashoka
Ciao Lapo Onlus

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L’associazione nasce nel 2006 grazie all’impegno e all’esperienza vissuta in prima persona da Claudia Ravaldi (Ashoka Fellow) e Alfredo Vannacci e si pone come obiettivo quello di supportare le persone, genitori e familiari coinvolti, che vivono il lutto perinatale (in gravidanza e dopo la nascita).

Il supporto offerto è indirizzato innanzitutto a colmare un primo, grande vuoto, che è quello lasciato da un figlio atteso, percepito e vissuto, che viene a mancare ancor prima di essere stato abbracciato; e poi il secondo, desolante vuoto, quello scientifico e sociale, che accompagna troppo spesso i genitori che perdono un figlio in epoca perinatale.

Il sostegno e l’accompagnamento al percorso del lutto, l’accesso libero alle informazioni mediche, scientifiche, psicologiche e biografiche sul lutto perinatale, fornire strumenti concreti e validati per elaborare il lutto, sono tra gli scopi primari dell’associazione.

In particolare, l’associazione opera con diverse modalità per raggiungere il suo scopo, e indirizza le sue forze, ad oggi, principalmente per:

– creare una rete nazionale seria e competente di centri specialistici che possano fornire il sostegno psicologico alle famiglie che vivono questo delicato momento;
– diffondere la cultura del lutto in gravidanza e dopo la nascita tra i professionisti della salute materno infantile;
– lavorare per la ricerca per approfondire l’esito del lutto perinatale nei diversi ambiti psicologici e sociali;
– organizzare eventi divulgativi per sensibilizzare operatori e cittadini
– creare gruppi di automutuoaiuto sul territorio
– fornire sostegno personalizzato alle esigenze diverse dei genitori in lutto

Nel tempo, grazie alla frequentazione di centinaia di genitori in lutto provenienti da qualunque paese del mondo, ha iniziato anche ad offrire un altro punto di vista (non evitante, non repressivo) della Morte e della sofferenza dei genitori “speciali”, che diviene momento di riflessione e di passaggio, verso un dolore più maturo e “creativo”.

Ultimo aggiornamento del 18 Settembre 2020

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