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Ragioniamo con i piedi

Ragioniamo con i piedi

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Ragioniamo con i Piedi nasce nel 2008 dalla visione di Gigi Perinello che, dopo anni di lavoro nel settore del commercio delle materie prime per scarpe, decide di voler andare controcorrente con l’obiettivo di dimostrare che è ancora possibile creare un prodotto onesto e che faccia stare bene.

L’obiettivo è dunque quello di fare scarpe oneste per chi le realizza, per chi le indossa e per l’ambiente cosicché chi le compra possa contare su un investimento garantito e durevole nel tempo, e tutto questo dimostrando che è possibile:

  • fare scarpe in Italia senza rinunciare alla qualità, mantenendo i prezzi aderenti alla qualità reale;
  • progettare nel rispetto della persona e dell’ambiente: ciò significa scegliere materiali e processi ecologici e non inquinanti per la salute del piede e il minore impatto ambientale
  • valorizzare l’arte calzaturiera artigianale più lenta, preziosa e duratura
  • ridurre la filiera distributiva a un unico passaggio: dalle nostre mani, le scarpe arrivano direttamente ai vostri piedi

Ecco i punti di forza che sono alla base delle attività dell’azienda:

Nessun animale viene abbattuto per la realizzazione delle scarpe. Le pelli utilizzate derivano da allevamenti bovini non intensivi destinati sin dal principio al settore alimentare; le concerie da cui l’azienda si rifornisce recuperano un sottoprodotto dell’industria alimentare salvandola dallo smaltimento e le danno nuova vita in un’ottica di economia circolare e zero sprechi.

Materie prime naturali. Il materiale elettivo usato per le tomaie è la vera pelle, in particolare di origine bovina, mai di maiale. Per le parti a contatto con il piede viene utilizzata pelle conciata al vegetale, ovvero invece di utilizzare il cromo per la concia delle pelli, le concerie da cui l’azienda si rifornisce utilizzano sostanze contenute negli alberi, i tannini di mimosa, castagno e quercia.

Scarpe fatte per durare, come una volta. Le scarpe sono disegnate e prodotte per durare nel tempo ed essere riparate, quando l’usura lo richiede.

Artigianato. Produrre di meno e produrre meglio grazie alla sapienza delle mani di artigiani qualificati. I prodotti sono sostenibili perché rispettano e valorizzano la fatica, la manualità e il sudore di chi le crea.

Distribuzione diretta. L’azienda ha cercato di ridurre al massimo tutti i passaggi intermedi, abbattendo notevolmente i l’impatto ambientale che la distribuzione tradizionale comporta.

Packaging. Grande attenzione anche al packaging che è plastic-free con la scelta di carta e cartone proveniente da fonti sostenibili.

Fine vita della scarpa sostenibile. Unicamente per costruzioni fatte con materiali di pelle e cuoio, si può pensare ad una fine vita indirizzata al compostaggio. Nella stragrande maggioranza dei casi il destino delle calzature è quello di essere inviate in discarica o in inceneritore.

Ultimo aggiornamento del 25 Novembre 2021

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