Ai concerti londinesi di Billie Eilish c’era solo cibo vegano
La pop star, che da anni si batte per i diritti animali e vive una vita cruelty-free, ha scelto di essere coerente nella scelta degli stand e del cibo presenti ai suoi concerti a Londra.

Niente hamburger, hot dog o snack a base di formaggi nei punti ristoro della O2 Arena di Londra durante le sei date del tour Hit Me Hard And Soft di Billie Eilish. La popstar statunitense ha richiesto che, per tutta la durata degli spettacoli, fossero serviti esclusivamente piatti vegani. Una scelta coerente con il suo stile di vita cruelty-free che, come spesso accade quando il privato diventa pubblico, ha suscitato reazioni contrastanti tra i fan.
Se da un lato molti hanno accolto con favore l’iniziativa, sottolineandone il valore simbolico e il messaggio ambientale ed etico, altri hanno lamentato la mancanza di opzioni onnivore, percependo la scelta come una forzatura.
Il menu proposto, tuttavia, era tutt’altro che riduttivo: wrap di halloumi con salsa piri piri, tacos al chipotle, pancake vegani e pizza vegetale tra le opzioni offerte. Una proposta ampia, che riflette la crescente attenzione verso l’alimentazione plant-based nei contesti di grande pubblico.
Billie Eilish, cresciuta in una famiglia vegetariana, ha adottato una dieta vegana da anni e ha più volte espresso pubblicamente il suo impegno a favore dei diritti degli animali e della sostenibilità. Nel 2023 aveva annunciato l’apertura di un ristorante cruelty-free insieme al fratello Finneas.
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L’iniziativa adottata a Londra, al momento limitata alle date presso la O2 Arena, segna un ulteriore passo nell’integrazione della sua etica personale all’interno del suo progetto artistico. Non è escluso che il modello possa essere replicato anche in altre tappe del tour.
La scelta di Eilish si inserisce in un contesto più ampio: secondo i dati della Vegan Society, il numero di persone vegane nel Regno Unito è quadruplicato tra il 2014 e il 2023, passando da circa 150.000 a oltre 600.000. A livello globale, una ricerca Ipsos del 2021 ha rilevato che circa l’8% della popolazione mondiale segue una dieta vegetariana o vegana, con una maggiore incidenza tra i giovani under 30.
La visibilità di figure pubbliche come Eilish contribuisce alla normalizzazione del veganismo, portandolo fuori dalla nicchia e rendendolo parte integrante di esperienze collettive come concerti e festival.
Le esibizioni di Manchester, in programma dopo le date londinesi, saranno trasformate in un film documentario diretto da James Cameron. Il regista canadese, anch’egli vegano convinto, ha spesso promosso uno stile di vita sostenibile nei suoi lavori e nella sua vita privata. Il progetto potrebbe contribuire ulteriormente a portare i temi ambientali e alimentari al centro del dibattito culturale, anche nel contesto dell’intrattenimento.
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