Disastro ambientale al largo della costa del Kerala: nave con carico pericoloso affonda nel Mar Arabico
Le autorità del Kerala, stato meridionale dell’India, hanno lanciato un’allerta ambientale dopo l’affondamento di una nave battente bandiera liberiana, la […]
Le autorità del Kerala, stato meridionale dell’India, hanno lanciato un’allerta ambientale dopo l’affondamento di una nave battente bandiera liberiana, la MSC ELSA 3, al largo della costa di Kochi. L’incidente è avvenuto domenica mattina, quando l’imbarcazione ha iniziato a imbarcare acqua a circa 38 miglia nautiche dalla riva, fino a capovolgersi e affondare. Fortunatamente, tutti i 24 membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo dopo un’operazione complessa condotta dalla Marina indiana.
La nave trasportava 640 container, inclusi 13 con materiali pericolosi e 12 contenenti carburo di calcio — una sostanza che, a contatto con l’acqua di mare, produce gas altamente infiammabile. Oltre a questo, nei serbatoi c’erano 84,4 tonnellate di diesel e oltre 367 tonnellate di olio combustibile.
Le immagini recenti mostrano container che si sono arenati sulle spiagge di Kochi, mentre altri continuano a galleggiare verso riva. Le autorità locali hanno evacuato alcune zone costiere e raccomandano ai residenti di non toccare né i container né eventuali sostanze oleose o sconosciute spiaggiate. È stato inoltre vietato ai pescatori di avvicinarsi alla zona dell’incidente.
La Guardia Costiera indiana ha intensificato gli sforzi per contenere lo sversamento, inviando una nave dotata di attrezzature per il controllo dell’inquinamento e un aereo con sistema di rilevamento di fuoriuscite di petrolio per monitorare la situazione. Tuttavia, le correnti marine e le condizioni meteorologiche complicano le operazioni di bonifica.
Secondo fonti della BBC e NDTV, la priorità ora è arginare la dispersione del carburo di calcio e dell’olio combustibile, che rappresentano una minaccia concreta per la fauna marina, la salute pubblica e l’economia locale basata su pesca e turismo. Esperti di ecologia marina parlano già di un potenziale “mini Bhopal marino” se le sostanze pericolose dovessero accumularsi lungo le barriere coralline o penetrare nella catena alimentare.
Inoltre, si è aperto un dibattito sulla sicurezza delle rotte navali lungo la costa indiana, con appelli a rafforzare la vigilanza su navi che trasportano materiali tossici.
Questo disastro è un promemoria di quanto la nostra dipendenza dal trasporto marittimo globale possa trasformarsi in una bomba ecologica galleggiante. Basta una falla in una stiva per scatenare un’emergenza ambientale. Il Kerala, noto per le sue backwaters e la biodiversità costiera, rischia di pagare un prezzo salato — e non solo in termini economici.







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