Extinction Rebellion ha bloccato l’ingresso alla sede Rai di Torino
Nella giornata contro la violenza di genere attivisti e attiviste dell’organizzazione ambientalista hanno manifestato accusando il servizio pubblico di alimentare, con il suo silenzio, guerra e patriarcato.
Questa mattina, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, alcuni attivisti e attivisti di Extinction Rebellion hanno bloccato gli ingressi della sede Rai di via Verdi, a Torino. Si sono presentati con le bocche coperte da un nastro adesivo nero, hanno appeso uno striscione con scritto “Sleghiamo l’informazione” sotto al grande murale dedicato al divulgatore scientifico Piero Angela, mentre a terra, con dei gessetti, hanno scritto “Questo silenzio è complice”.
Intorno alle 10 il presidio ha impedito l’accesso sia alla sede regionale sia alla sala accrediti del Torino Film Festival, accusando il servizio pubblico di alimentare, con il suo silenzio, guerra e patriarcato.
Il blitz arriva nel giorno del 25 novembre, data simbolo contro la violenza di genere, e si inserisce in una serie di azioni coordinate dal movimento in Italia. Extinction Rebellion – rete internazionale di disobbedienza civile nonviolenta – denuncia da anni l’inazione dei governi sulla crisi climatica e sociale, usando azioni dall’alto impatto visivo per attirare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica.
Il gruppo di Torino si conferma tra i più attivi del Paese: nei giorni scorsi gli attivisti hanno colorato di verde il Po con fluoresceina biodegradabile, nel quadro di una mobilitazione nazionale che ha tinto di verde acque e canali in dieci città italiane per contestare le “politiche ecocide” del governo e l’esito della COP30. Un’azione analoga ha riguardato anche Venezia, dove il Canal Grande è stato colorato di verde alla presenza di Greta Thunberg, riportando il tema dell’ecocidio al centro del dibattito pubblico.
Quella di oggi davanti alla Rai punta invece il dito sulla responsabilità dei media: il modo in cui l’informazione racconta – o non racconta – crisi climatica, guerre e violenza patriarcale contribuisce a normalizzare un sistema ritenuto distruttivo.
Nel tardo pomeriggio è prevista una nuova manifestazione, annunciata alle 18.30 da Porta Nuova con lo slogan “Blocchiamo tutto”, che potrebbe causare ulteriori disagi alla viabilità cittadina.







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