La Francia riconoscerà lo stato della Palestina. L’annuncio ufficiale a settembre
Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia riconoscerà lo stato di Palestina.
Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia riconoscerà lo stato della Palestina. Durante l’assemblea generale delle Nazioni Unite del prossimo settembre il riconoscimento verrà formalizzato. Un riconoscimento importante che arriva dall’Europa che ancora stenta a prendere posizione sul tema. La Palestina è riconosciuta da 147 stati membri delle Nazioni Unite su 193, i paesi occidentali nella lista sono pochissimi.
La Spagna lo ha fatto negli ultimi due anni, ancora prima Bulgaria, Cipro, Ungheria, Polonia, Romania, la Cecoslovacchia, quando erano nell’orbita dell’Urss – dopo la divisione con la Slovacchia, la Repubblica Ceca ha fatto un passo indietro. Da poco è arrivato il sostegno alla statualità palestinese dalla Norvegia, che non fa parte dell’Ue, e dall’Irlanda. L’Italia non riconosce lo stato palestinese anche se ha un ufficio consolare a Gerusalemme per le relazioni che il Governo italiano intrattiene con le autorità palestinesi.
I territori della Palestina comprendono la Cisgiordania, Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza. La prima è in gran parte amministrata e occupata militarmente da Israele violando qualsiasi leggi internazionali, e per una parte è governata dall’Autorità nazionale palestinese (ANP). Gerusalemme Est è stata annessa da Israele. La Striscia di Gaza ormai è in gran parte distrutta.
La decisione di Macron ha scatenato subito diverse polemiche da un lato e incoraggiamenti, come nel caso del Primo Ministro spagnolo, Sanchez, dall’altro. Per Benjamin Netanyahu, la nuova posizione francese “premia il terrore e rischia di creare un altro rappresentante dell’Iran, proprio come è successo a Gaza. Uno stato palestinese in queste condizioni sarebbe un trampolino di lancio per annientare Israele, non per vivere in pace al suo fianco”.
Anche gli USA non appoggiano le dichiarazioni di Macron. “Questa decisione sconsiderata – ha scritto il segretario di Stato, Marco Rubio, su X – non fa che alimentare la propaganda di Hamas e ostacola la pace. E’ uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre”.
E mentre cresce, per fortuna, in tutto il mondo l’indignazione per il collasso umanitario nella Striscia di Gaza, dove la popolazione è privata da mesi di beni di prima necessità e viene uccisa mentre è in attesa di ricevere il cibo, speriamo che l’ipocrisia e il silenzio della politica cessi insieme ai bombardamenti sui civili.
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