Nell’entroterra marchigiano un festival mette in rete borghi, storie e cultura
È Happennino – Festival dell’Entroterra, giunto alla sua ottava edizione, che offre un programma culturale diffuso tra sei borghi delle Marche. Musica, cammini e incontri per raccontare natura, comunità e nuove forme di vivere i territori.
Quando la cultura nasce dal basso e inizia a camminare tra sentieri, piazze e storie locali, succede qualcosa. Succede, per esempio, che l’entroterra tra Pesaro e Urbino diventi un palcoscenico diffuso. E succede ogni settembre da otto anni, grazie a Happennino – Festival dell’Entroterra, che per l’edizione 2025 promette ancora una volta di sorprendere e coinvolgere con un programma che intreccia riflessione, musica, camminate e bellezza autentica.
Sei piccoli comuni – Lunano, Piobbico, Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Peglio e Sant’Angelo in Vado – fanno rete per ospitare, nei fine settimana del 6-7, 13-14 e 20-21 settembre, concerti, talk, passeggiate nella natura e momenti di incontro culturale che puntano a ricucire il legame tra persone e territori.
Il viaggio di Happennino 2025 parte il 6 settembre a Lunano con “Le Parole delle Canzoni”, firmato Treccani Esperienze, con Anna Castiglia e Francesco Pacifico. Il 7 settembre a Mercatello sul Metauro sarà la volta di Ghemon, protagonista di un trekking tra boschi e parole.
Il secondo weekend (13-14 settembre) si apre con gli “Stati Generali d’Appennino” a Peglio, un confronto tra festival culturali “di frontiera”, e prosegue a Borgo Pace con lo spettacolo di Roberto Mercadini, che intreccia ecologia, economia e radici.
Nel gran finale (20-21 settembre), spazio al foraging con Valeria Margherita Mosca a Piobbico, per riscoprire il legame con la natura, e al concerto di Davide Van De Sfroos a Sant’Angelo in Vado, nella cornice unica della Domus del Mito.
Happennino non è solo un festival. È un esperimento riuscito di ecosistema culturale, dove comuni, associazioni, enti e cittadini collaborano per costruire qualcosa che rimane, ben oltre l’evento.
Quest’anno, la collaborazione con Treccani Esperienze, la società dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani dedicata al turismo culturale, rafforza la vocazione del festival: trasformare il patrimonio culturale e paesaggistico in esperienza viva, attraverso la presenza di autori, pensatori e performer capaci di dialogare con il territorio.
Lontano dai grandi centri, Happennino dimostra che i luoghi apparentemente marginali sono oggi tra i più fertili laboratori culturali del Paese. Non perché si oppongono alla modernità, ma perché la reinterpretano con cura, lentezza e senso di comunità. E forse è proprio qui che si gioca una sfida importante: tornare a dare senso ai territori, senza consumarli come cartoline, ma abitandoli con sguardo attento, parola dopo parola, passo dopo passo.
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Scopri il programma completo dell’edizione 2025 di Happennino.







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