Milei sconfitto alle elezioni di Buenos Aires
Il presidente ultra-libertista argentino Javier Milei ha subito una sonora sconfitta elettorale, ma ribadisce che il suo programma, soprattutto in termini di politica economica, non cambia.
Due giorni fa 14 milioni di argentini si sono recati alle urne per le elezioni della provincia di Buenos Aires, che hanno visto Javier Milei sconfitto dallo schieramento peronista, che ha ottenuto il 47% dei voti contro il 34% di La Libertad Avanza, il partito del presidente. In carica dalla fine del 2023, Milei ha dovuto registrare così la prima sconfitta elettorale dall’inizio della presidenza, in vista delle elezioni di metà mandato previste per il mese di ottobre.
Pur riconoscendo la sconfitta alle urne, il presidente ultra-liberista ha rivendicato dei successi soprattutto nell’ambito della politica economica, ribadendo che il suo programma di contenimento dell’inflazione e del debito attraverso ingenti tagli alla spesa pubblica va nella giusta direzione. “Senza dubbio sul piano politico abbiamo registrato una chiara sconfitta e se vogliamo continuare a crescere dobbiamo riconoscerlo”, ha dichiarato Milei sconfitto. “Non siamo disposti a rinunciare a un modello che ha ridotto l’inflazione dal 200 al 30% e che ci fa crescere al 7%. Se abbiamo commesso errori li analizzeremo”.
La principale avversaria politica di Milei, l’ex presidente Cristina Fernández de Kirchner, è stata condannata a sei anni di prigione e all’ineleggibilità a vita per frode. Ma anche lo schieramento del Presidente in carica non è esente da scandali: appena prima della tornata elettorale infatti Karina Milei, sorella di Javier e capa del gabinetto, è stata accusata di aver occultato fondi destinati alle persone con disabilità. Le accuse non sono ancora state confermate né smentite, ma la loro eco mediatica ha certamente influito sul voto.







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