Stop alle NGT, a Firenze un incontro per fare chiarezza sui nuovi OGM
A Firenze un incontro per fare chiarezza sulle NTG o nuovi OGM e sui rischi delle politiche dell’UE e dell’Italia per gli agricoltori e le pratiche agricole.
Sabato 21 giugno a Firenze si svolgerà un incontro pubblico dal titolo “Nuovi OGM: cosa ci aspetta? L’UE accelera la deregolamentazione e il governo italiano li sta già autorizzando in campo: facciamo chiarezza”, organizzata da Fondazione Est-Ovest e Terra Nuova. I cosiddetti “nuovi OGM” o NGT sono stati sviluppati dopo l’adozione della normativa UE sugli OGM e sollevano non pochi dubbi sulla loro regolamentazione.
L’acronimo NGT sta per New genomic techniques, nuove tecniche genomiche. Si tratta di un insieme di tecnologie che permettono di modificare il DNA di piante, animali o microrganismi in modo molto più preciso rispetto agli OGM tradizionali. Tra queste tecniche troviamo, ad esempio, il famoso CRISPR/Cas9, che funziona come una sorta di “forbice molecolare” capace di tagliare e riscrivere tratti specifici del genoma senza necessariamente inserire materiale genetico proveniente da altre specie. Questo le rende, in molti casi, indistinguibili dalle mutazioni che potrebbero avvenire in natura o attraverso incroci convenzionali.
Per la Commissione europea le NGT sono strumenti innovativi che contribuiscono ad aumentare la sostenibilità e la resilienza del sistema alimentare. Permettono di sviluppare “varietà vegetali migliorate”, che potranno garantire rese più elevate perché più resistenti ai cambiamenti climatici, agli organismi nocivi e consentiranno il dimezzamento dell’uso di pesticidi chimici, oltre a ridurre la dipendenza dell’Unione Europa dalle importazioni agricole. Per l’Ue, quindi, sembrerebbero un percorso obbligato che integra le proposte nell’ambito del pilastro “Risorse naturali” del Green Deal, tanto da accelerare la deregolamentazione.
Non sono dello stesso parere le oltre 200 organizzazioni che hanno espresso una forte contrarietà evidenziandone i rischi: la legge aumenterebbe il controllo di poche aziende rispetto agli agricoltori, i prodotti alimentari non sarebbero tracciabili, la deregolamentazione dei nuovi OGM avrebbe notevoli impatti socioecologici.
All’incontro di sabato 21 giugno interverranno Francesco Paniè e Stefano Mori del Centro Crocevia e co-autori del libro-inchiesta “Perché fermare i nuovi OGM” (Terra Nuova edizioni); Maria Grazia Mammuccini presidente di Federbio; Claudio Pocci della Rete Semi Rurali; Barbara Nappini presidente di Slow Food Italia; Nicoletta Maffini presidente di Assobio e Federica Bigongiali della Fondazione Seminare il Futuro.
«Questa scelta avrà un impatto considerevole sulle pratiche agricole. Gli agricoltori potrebbero trovarsi di fronte a una ridotta disponibilità di sementi non-Ogm e potrebbero subire pressioni per l’adozione di colture geneticamente modificate; inoltre gli agricoltori che desiderano mantenere produzioni senza Ogm potrebbero dover sostenere costi maggiori per evitare la contaminazione, e la deregolamentazione potrebbe favorire grandi aziende sementiere, con un potenziale aumento della dipendenza degli agricoltori da queste e un impatto sulla biodiversità delle sementi e sull’agrobiodiversità, cruciali per l’adattamento ai cambiamenti climatici» spiega Rossella Bartolozzi della Fondazione.
«Rischiamo di fare un passo irreversibile» hanno spiegato in una nota Centro Crocevia, Associazione Rurale Italiana, Associazione di Base dei Consumatori, Ecoresistenze, Arci, Verdi Ambiente e Società e Friday For Future Roma. «I nuovi Ogm sono stati ribattezzati in Italia come Tea (Tecniche di Evoluzione Assistita) per tentare di superare la contrarietà della maggioranza verso il cibo prodotto con l’ingegneria genetica. Se privati dei controlli di sicurezza, della tracciabilità e del monitoraggio adeguato, questi alimenti circoleranno indisturbati nei nostri campi e arriveranno nei nostri piatti, togliendoci la libertà di produrre come agricoltori e di scegliere come consumatori».
L’ingresso all’evento è libero e gratuito. L’incontro si tiene sabato 21 giugno a Firenze, dalle 11 alle 13, presso gli spazi della Fondazione Est-Ovest in via del Guarlone 69. È gradita la prenotazione compilando il form a questo link.







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