Fino al 10 settembre possiamo far sentire la nostra voce contro lo smantellamento delle leggi ambientali in Europa
La Commissione Europea ha attivato una consultazione pubblica per semplificare la legislazione ambientale. Alcune sigle ambientaliste invitano a partecipare per far sentire la propria voce.
La Commissione Europea ha aperto, fino al 10 settembre 2025, una consultazione pubblica — un cosiddetta call for evidence — con l’obiettivo di individuare quali norme ambientali possano essere «snellite» per ridurre i costi amministrativi di imprese e pubblica amministrazione.
La Commissione presenta l’iniziativa come un’operazione tecnica, ma secondo molte organizzazioni ambientaliste, nella pratica potrebbe finire per diluire l’efficacia delle norme ambientali europee. Il rischio è ben sintetizzato da Reuters: si mira a «semplificare le politiche ambientali dopo aver già ridotto un primo insieme di leggi sulla sostenibilità».
Una consultazione pubblica è uno strumento attraverso cui la Commissione Europea raccoglie opinioni, suggerimenti e osservazioni da cittadini, organizzazioni e imprese su proposte di legge o politiche in fase di elaborazione o revisione. Non si tratta di un referendum o di una votazione, ma di un processo partecipativo che può influenzare concretamente le decisioni future. Ogni contributo inviato viene pubblicato online e analizzato dai funzionari competenti, ed è parte integrante del percorso democratico europeo.
Diversi pacchetti legislativi essenziali del Green Deal sono oggi oggetto di revisione o indebolimento, dalla direttiva sui report di sostenibilità aziendale, al quella sulla due diligence alle leggi contro il greenwashing. Su questa revisione, che secondo la Commissione serve a “snellire le procedure”, ma che rischia di avere effetti pesanti su clima ed ecosistemi, oggi l’Ue chiede il parere dei cittadini, invitandoli a segnalare le leggi che a loro avviso possono essere snellite.
Le sigle ambientaliste europee, però, suggeriscono di cogliere questa occasione non per segnalare leggi da “snellire”, ma per ribadire l’importanza della legislatura ambientale europea. La campagna europea “Giù le mani dalla natura” (#HandsOffNature), promossa da BirdLife International, Client Earth, EEB e WWF Europa, invita quindi i cittadini a partecipare attivamente alla consultazione.
Già oggi, sul sito della Commissione, sono visibili oltre 20mila commenti di cittadini e cittadine europee. «Solo con leggi ambientali forti si può garantire la conservazione dei nostri spazi naturali», scrive Alejandro Sánchez González dalla Spagna. Mentre dai PAesi Bassi C. Zondag commenta: «La natura è assolutamente necessaria, anche per la nostra salute! Acqua pulita, aria sana e spazi verdi sono vitali. Stiamo già perdendo troppa natura: foreste, fiumi, animali, coralli… stanno scomparendo troppo in fretta. Non modificate le leggi in modo da indebolire ulteriormente la natura. Ne siamo più dipendenti di quanto pensiamo!».
La consultazione non è una petizione simbolica, ma un canale istituzionale: ogni contributo viene pubblicato sul sito della Commissione. I contributi ricevuti non sono pareri vincolanti, ma servono a dimostrare che molti cittadini, organizzazioni e imprese non accettano che ‘semplificare’ significhi ridurre le tutele ambientali.
Partecipa alla consultazione cliccando qui.







Commenta l'articolo
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
RegistratiSei già registrato?
Accedi