Il Regno Unito si prepara alla guerra con un nuovo piano di spesa militare
Il Regno Unito ha presentato la nuova versione della strategic defence review per essere pronto in caso di guerre.
“Se vuoi la pace, prepara la guerra” è il detto latino che il premier britannico Keir Starmer ha fatto suo. Nei giorni scorsi, infatti, ha presentato una revisione al piano di difesa del suo paese con l’obiettivo di fronteggiare le minacce della Russia e di quei Paesi che ogni giorno costituiscono un pericolo diretto.
«Siamo direttamente minacciati da stati dotati di forze militari avanzate, quindi dobbiamo essere pronti a combattere e vincere», ha dichiarato Starmer sul quotidiano The Sun. «Ripristineremo la capacità bellica della Gran Bretagna come obiettivo centrale delle nostre forze armate».
La strategic defence review presentata dal governo inglese prevede una spesa di 1,5 miliardi di sterline per sei nuove fabbriche di armi, che dovrebbero portare alla creazione di 1.800 nuovi posti di lavoro. I fondi sosterranno la produzione nazionale di un massimo di 7.000 missili a lungo raggio ed entro il decennio saranno pronti anche dodici nuovi sottomarini a propulsione atomica. 15 miliardi di sterline verranno spesi per ammodernare il deterrente nucleare. È prevista pure la formazione di una nuova Guardia nazionale, un esercito che difenderà le infrastrutture strategiche, gli aeroporti e le linee di comunicazione.
La spesa totale per le munizioni raggiungerà circa 6 miliardi di sterline durante l’attuale legislatura. Starmer si è impegnato ad aumentare la spesa per la difesa al 2,5% del prodotto interno lordo (PIL) entro il 2027, con l’obiettivo finale di raggiungere il 3%.
La strategia di difesa del Regno Unito, che solitamente viene aggiornata ogni dieci anni, in 140 pagine descrive come il Paese è pronto a combattere una guerra nel caso di necessità. Lo stesso John Healey, ministro della Difesa britannico, ha dichiarato che la nuova dottrina militare rappresenta un messaggio per Mosca e le sue minacce relative alla guerra in corso tra Russia e Ucraina, e un rilancio dell’economia del Regno Unito in linea con le richieste del presidente americano, Donald Trump, affinché i paesi della NATO rafforzino le loro difese.
Quello promesso è il più grande aumento sostenuto della spesa militare britannica dalla fine della Guerra Fredda, una svolta radicale che punta alle nuove tecnologie e a una guerra digitale. «I droni oggi uccidono più delle artiglierie tradizionali nella guerra in Ucraina, e chi riuscirà a mettere la nuova tecnologia più rapidamente nelle mani delle proprie forze armate vincerà», ha detto John Healey.
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