È nata la rete nazionale delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali

Una rete nazionale per unire esperienze, condividere pratiche e costruire dal basso una transizione energetica giusta e partecipata. È questo il senso dell’incontro che si è tenuto domenica 19 ottobre presso la sede dell’ex GKN di Campi Bisenzio (FI), dove oltre 160 persone provenienti da dieci regioni italiane si sono riunite per dare vita alla prima rete delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS).

Un segnale importante che arriva da un luogo simbolico delle lotte per il lavoro e la giustizia climatica. All’ex fabbrica occupata, oggi spazio di attivazione politica e sociale, hanno partecipato rappresentanti di oltre 30 comunità energetiche attive in tutta Italia. Il filo conduttore dell’incontro è stato chiaro: la transizione non può essere calata dall’alto, ma deve essere costruita con le persone, nei territori, mettendo al centro partecipazione e bene comune.

Le comunità energetiche (CER) rappresentano una delle esperienze più interessanti degli ultimi anni in ambito energetico. Offrono la possibilità ai cittadini di produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili in modo collettivo. Ma non si tratta solo di tecnologia: la dimensione sociale e relazionale è altrettanto centrale. Per questo molte realtà parlano esplicitamente di comunità energetiche “solidali”, dove l’accesso all’energia diventa anche strumento di inclusione e giustizia sociale.

Durante l’incontro sono emerse proposte concrete: campagne di sensibilizzazione, pressione sulle normative, formazione diffusa, strumenti di coordinamento tra realtà locali. Un mosaico di pratiche e visioni che si sta componendo lentamente, ma con determinazione. A testimoniarlo ci sono i progetti già attivi, che in alcune aree del paese stanno producendo energia pulita condivisa, riducendo le bollette e creando reti di mutualismo.

L’evento di Campi Bisenzio non è stato un punto d’arrivo, ma piuttosto un punto di partenza. Il prossimo appuntamento è già fissato: il 29 novembre a Roma, per continuare il confronto e rafforzare il coordinamento.