COP 30 a Belém: è di scena la società civile – ep.4
Alla COP30 di Belém la società civile – soprattutto comunità indigene e movimenti dal basso – torna protagonista chiedendo giustizia climatica e tutela delle terre.
DESCRIZIONE EPISODIO
In questa quarta puntata Sergio Ferraris (direttore di Quale Energia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’erba), e Ivan Manzo (ASVIS) analizzano assieme ad Andrea Grieco la COP30 di Belém come un passaggio chiave non solo per il clima, ma per la giustizia sociale. Da un lato c’è una società civile molto viva: circa 50mila persone in piazza, con una forte presenza di comunità indigene e movimenti dal basso che chiedono più giustizia climatica, tutela delle terre e spazio reale nei negoziati. Dall’altro si evidenziano i limiti strutturali delle COP, che funzionano più come grandi tavoli diplomatici che come strumenti efficaci per tagliare le emissioni, anche perché la presenza delle lobby fossili è enorme e influenza il dibattito sull’uscita da petrolio e gas. Si parla infine delle proteste e degli ostacoli: dopo anni di restrizioni, il movimento torna più forte, ma le delegazioni indigene continuano a fare molta fatica a entrare davvero nelle stanze dove si prendono le decisioni.







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