COP30 Belém: Italia in retroguardia. L’assenza USA è un bene – Ep. 6
DESCRIZIONE DELL’EPSODIO Sesta puntata sulla COP30 di Belém. Antonio Piemontese, giornalista, esperto d’economia climatica di Wired Italia è l’ospite di […]
DESCRIZIONE DELL’EPSODIO
Sesta puntata sulla COP30 di Belém. Antonio Piemontese, giornalista, esperto d’economia climatica di Wired Italia è l’ospite di oggi di Sergio Ferraris, Giorgia Burzachechi e Ivan Manzo: si discute del ruolo dell’Italia, che arretra nel Climate Change Index per emissioni, ritardo sulle rinnovabili e scarsa ambizione politica, mentre il governo insiste su biocarburanti e “neutralità tecnologica”, rischiando di condannare il settore auto. A Belém 82 Paesi spingono per una roadmap storica di uscita dai combustibili fossili, ma l’Italia resta cauta e non aderisce. Il negoziato è insolitamente positivo grazie alla presidenza brasiliana e alla tattica dei “due pacchetti”. I Paesi in via di sviluppo chiedono di triplicare i fondi per l’adattamento a 120 miliardi l’anno entro il 2035, con il nodo degli indicatori per evitare sprechi e corruzione; l’assenza degli USA, guidati da Trump, paradossalmente favorisce negoziati più rapidi e ambiziosi.







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