4 Mag 2017

Io faccio così #166 – Una famiglia alla ricerca di una scuola diversa

Scritto da: Paolo Cignini

È possibile vivere e imparare al di fuori dei consueti stili di vita e schemi scolastici tradizionali? È quanto hanno deciso di indagare Lucio Basadonne e Anna Pollio, genitori di Gaia e registi dei documentari Unlearning e Figli della Libertà. Ecco la storia di una famiglia che ha deciso di cambiare le proprie abitudini e la propria vita per documentare la trasformazione e la ricchezza di vedute nel mondo dell'istruzione.

Salva nei preferiti

“La verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio e andato in frantumi. Ognuno ne raccoglie un frammento e sostiene che lì è racchiusa tutta la verità”. Teniamo a mente questa frase, nella storia di oggi ci tornerà utile per capire cosa stiamo leggendo.

Lucio Basadonne e Anna Pollio sono una coppia, nella vita e nel lavoro (entrambi si occupano di documentaristica). Hanno una figlia che si chiama Gaia e che con loro condivide un’attitudine importante: non smettere mai di interrogarsi e continuare a farsi delle domande. Nei bambini sembra normale, negli adulti un po’ meno, ma è con questo spirito che questa famiglia da tempo si interroga su alcuni aspetti importanti del vivere: quella che ci circonda è davvero l’unica realtà possibile? Esistono altri stili di vita, altri metodi di apprendimento che potremmo almeno tentare di conoscere per non delegare sempre tutto a qualcun altro?

Qualche anno fa Gaia disegnò un pollo che aveva quattro zampe. Questo disegno è stata la scintilla per Lucio e Anna per partire insieme a Gaia per (passateci il gioco di parole) “imparare a disimparare”: un viaggio di sei mesi alla scoperta di tutte quelle famiglie che hanno deciso di cambiare le proprie abitudini e il proprio stile di vita attraverso ecovillaggi, comunità e famiglie itineranti.Tutto questo è raccontato in “Unlearning”, il primo documentario del trio.

Il tema a stretto contatto su come impostare la propria vita all’interno del proprio nucleo familiare è anche quello dell’educazione. Poteva una famiglia nata con l’intento di curiosare, domandare, scoprire e uscire dalla “zona di comfort” non approfondire questo tipo di argomento?

“Figli della Libertà” è il secondo lavoro di Lucio, Anna e Gaia e affronta il (delicato) tema dell’istruzione, sempre da un punto di vista di una famiglia che, tra molti dubbi, ha la sola certezza di dover esplorare il più possibile per scoprire una strada che volutamente non sarà mai del tutto definitiva: “Uno immagina la scuola con la maestra, la lavagna, i banchi, il quaderno, i compiti. Noi ci siamo trovati a vivere un’idea di scuola completamente diversa e abbiamo deciso di raccontarla” ci racconta Lucio Basadonne “ed ovviamente una scuola diversa ti mette molti dubbi, perché quando sei fuori da quella che è una strada ordinaria i dubbi aumentano.  Ecco perché è anche un racconto fatto di domande”.

13423772_1146096155450958_3395146445794716498_n
Il film, nello specifico, è la storia di una bambina (Gaia) che chiede di non andare più a scuola e il viaggio dei genitori nel cercare di esaudire questo desiderio cercando la migliore strada educativa e istruttiva possibile per la propria figlia, in base all’articolo 30 della Costituzione italiana che chiarisce come sia l’istruzione ad essere obbligatoria e non la scuola. La scelta della famiglia si chiama “Officina del Crescere”, una scuola familiare e una comunità educante con sede a Genova e che Gaia frequenta.

Da questo punto di partenza, sempre all’insegna della curiosità nei confronti di modelli educativi alternativi alla classica scuola, il viaggio dei tre si dipana tra la scoperta di esperienze di homeschooling e quella di realtà scolastiche particolari come l’inglese Summerhill (uno dei più significativi esperimenti di pedagogia libertaria), così come nell’incontro con persone che hanno sia intrapreso un percorso educativo differente che con personalità come Silvano Agosti, Daniele Novara e Paolo Mottana per citarne alcuni,impegnati da anni in importanti riflessioni sul mondo del lavoro e della scuola in particolare.

Immagine tratta dal documentario "Unlearning"

Immagine tratta dal documentario “Unlearning”

“L’esperienza più grande che ci è arrivata dal nostro percorso di vita, di scoperta e di lavoro è scoprire verità diverse dalla tua” ci spiega Lucio “entrare come essere umano e come documentarista in sintonia con queste storie e capire le motivazioni di chi ne è protagonista o attore. Io non ero affatto a conoscenza dell’homeschooling, a dir la verità pensavo a quanto fosse lontana questa esperienza dal mio immaginario, mentre invece dopo due anni lo sto sperimentando personalmente”.

Tutto il percorso legato al cambiamento di Lucio, Anna e gaia ci riporta così all’inizio del nostro pezzo: “L’aspetto principale del nostro percorso è assimilabile ad uno specchio caduto: ogni frammento è parte della verità, in questo momento crediamo che abbandonare le proprie certezze sia fondamentale.” Per cambiare vita e scoprire una nuova scuola, Lucio, Anna e Gaia hanno fatto così.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
A scuola si insegna la felicità: il progetto di una preside della Basilicata
A scuola si insegna la felicità: il progetto di una preside della Basilicata

La scuola steineriana di Colle Val d’Elsa, dove crescere non è (solo) acquisire competenze
La scuola steineriana di Colle Val d’Elsa, dove crescere non è (solo) acquisire competenze

A Napoli l’educazione ambientale scende in campo per contrastare la povertà educativa
A Napoli l’educazione ambientale scende in campo per contrastare la povertà educativa

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

L’Isola è la prima regione per consumo del suolo – INMR Sardegna #57

|

Danilo Dolci, il ricordo del figlio Amico tra libri, musica ed esempio

|

Scampia: via al progetto del Comune per la ristrutturazione e riqualificazione delle Vele

|

Acqua: quanta ne sprechiamo in casa senza accorgercene?

|

“Tu rifiuti? Io riduco!” La prima web serie (anzi seria) prodotta da Italia Che Cambia

|

Esiste davvero la “famiglia naturale”? L’etologia dice di no

|

Genocidio in Palestina: se il silenzio è complicità, il boicottaggio può fermarlo

|

Di quanta energia rinnovabile abbiamo davvero bisogno in Italia?

string(9) "nazionale"