29 Giu 2020

Numeri e strategia: due facce della stessa medaglia

Illustrazioni di: MELANIA BIGI

Per mandare avanti un'impresa servono intuizioni ma anche programmazione. È quindi fondamentale il dialogo fra chi si occupa di ciascuno di questi aspetti. In questa nuova puntata della rubrica Verso le im-prese del futuro” – a cura di TARA facilitazione, Piano Bis e Italia che Cambia – parliamo proprio di come favorire questo dialogo fra i due diversi rami d'azienda.

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Chi fa strategia e chi si occupa di numeri sono generalmente associati in azienda a due figure distinte: imprenditore e CFO/responsabile amministrazione-finanza-controllo.

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Senza troppo generalizzare, di solito l’imprenditore si occupa di “strategia”, sviluppa il business. È sempre a caccia di nuove soluzioni, passa le giornate coordinando il team e cercando di intercettare le novità presenti sul mercato e come integrarle nella propria impresa, per poter costantemente essere sulla cresta dell’onda e acquisire nuovi clienti. Inarrestabile, con lo sguardo proiettato in avanti vede il futuro. Nutre l’impresa come fosse una figlia: ne vede il valore strategico.

Il CFO/controller “vola più basso”: tiene ben saldi i cordoni della borsa, sa bene che un’impresa per poter restare sul mercato deve portare avanti attività che marginano e generano liquidità e dar vita a nuove progettualità senza dissanguare l’impresa stessa per poterle realizzare. Ha i piedi per terra, sa quanti soldi ci sono sui conti e quanti ne arriveranno. È un controllore: vede il valore in euro dell’impresa. In aziende più piccole, molto spesso questo CFO non c’è, ma magari ci sono dei consulenti esterni o il commercialista.

Numeri e strategia sono due facce della stessa medaglia e la medaglia impresa vale solo se ha entrambe le facce! Eppure molto spesso imprenditore e controller non vanno a braccetto. Si pianifica poco, si pianifica mal “perché tanto il contesto è volubile, prendiamo quello che viene e avanti tutta: teniamo la contabilità e poi a fine anno… si vedrà!”. Solo che questo è molto pericoloso in un contesto come quello attuale, estremamente liquido e reso ancora più liquido dall’emergenza Covid19.

Quali sono stati gli effetti del Covid sulla sostenibilità delle nostre imprese?
Come rivedere la propria strategia per poter essere ancora competitivi e proattivi? Quali risorse mettere oggi in campo per poter evolvere?

Lavorare “per intuizioni” è fondamentale perché consente di cogliere le nuove opportunità, ma oggi non è sufficiente. È necessario fermarsi e “far di conto”: capire se le nuove occasioni sono davvero tali e quando si trasformeranno in cash. Il controllo dei numeri consente di avere un bel cruscotto davanti al timone, per orientare la scelta della rotta e raggiungere il tesoro.

È un dialogo da affinare giorno dopo giorno. La presa di decisioni strategiche sbagliate oggi rischia di essere fatale domani. Una buona pianificazione aiuta a tracciare la rotta e mantenerla o – se necessario – variarla senza troppa fatica e dispendio di risorse.

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