2 Ago 2023

Il nuovo sound africano di Mjoe Zuka sbarca in Italia per parlare di diritti e cambiamento

Scritto da: Guglielmo Rapino

Mjoe Zuka è una delle voci più rappresentative della scena dance e afrobeat del Katanga, la regione più a sud della Repubblica Democratica del Congo. Mjoe sarà ospite del Festival delle Cose Belle di AWARE – Bellezza Resistente la sera del 14 agosto per una prima imperdibile data europea. Con lui, artisti proveniente da tre continenti come Flaira Ferro e RJ Kanierra.

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Un tentativo c’era stato già nel 2021, durante la seconda edizione del Festival delle Cose Belle. Sembrava fatta quando un imprevisto amministrativo legato al visto, di quelli che in un paese come la Repubblica Democratica del Congo sono più che ordinari, ha frantumato il sogno di vederlo per la prima volta in Italia. 

Oggi finalmente questa piccola utopia si sta per realizzare: Mjoe Zuka, all’anagrafe Mambina Joe Zuka, una delle voci più profonde e riconosciute dell’afrobeat katanghese, sarà ospite del Festival delle Cose Belle 2023 del collettivo AWARE – Bellezza Resistente a Rocca Corneta (BO) nella serata del 14 agosto, insieme al sound brasiliano di Flaira Ferro, alle armonie parigine di Ivana LCX e a un’ondata di ritmi eclettici provenienti da tre continenti.

Non solo: il giorno successivo salirà sul palco delle cose belle anche RJ Kanierra, amico di Mjoe e anche lui artista congolese per la prima volta dal vivo in Italia. Sarà un tuffo nell’anima di una terra impregnata d’arte, musica e cultura, che troppo spesso viene raccontata solo per lo sfruttamento minerario e un conflitto interno perennemente acceso. 

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Foto Clovisemery

Rubando una mezz’ora ai preparativi in vista della prima trasferta in Europa della sua carriera, abbiamo incontrato Mjoe online direttamente dal suo studio di registrazione a Lubumbashi. Ne è venuta fuori una intervista dai toni accesi e colorati che porta dentro un’attesa lunga due anni e l’unione tra due culture lontane ed eppure inscindibilmente legate l’un l’altra. «Le cose stanno cambiando in Africa», ci racconta Mjoe Zuka. Non vediamo l’ora di vivere dal vivo questo cambiamento in corso, a ritmo di dance music e dell’inconfondibile calore della terra rossa centroafricana. 

Mjoe, la tua musica è una miscela di stili: la rumba congolese incontra il gospel e il black blues, ritmi dance che si mescolano al soul. Come nasce la tua musica e quali sono le tue fonti di ispirazione?

È vero, la mia musica è un mix di stili. Non posso dire direttamente da dove provenga la mia ispirazione, quello che posso dire con certezza è che sono riuscito a costruire la mia identità musicale essendo un appassionato di buona musica. È con l’amore per il suono della chitarra fin da quando ero bambino che tutto ha preso forma. 

Bellezza grande Mjoe. Arriviamo al contenuto della tua musica: nei testi e nei video, la tua terra – il Katanga – è un tema centrale. Cosa ha dato questa terra alla tua musica?

Ho un legame molto particolare con il Grande Katanga, anche se sono nato e cresciuto a Kinshasa, la capitale della RDC, dove ho imparato quasi tutto sulla musica. Ma il Katanga ha dato un senso alla mia carriera. Per questo ho dedicato un’intera canzone alla città di Lubumbashi [“Lubumbashi (I love Lubumbashi)” ndr]. 

La Repubblica Democratica del Congo è un Paese ricco di arte e cultura millenaria, ma pochi in Europa conoscono tutto questo. Perché secondo te? 

La musica del mio paese ha un grande potenziale e una grande ricchezza, ma molte generazioni prima di noi si sono concentrate solo sulla rumba congolese e non hanno saputo comunicarne il potenziale. Personalmente, ho un modo diverso di fare le cose insieme una nuova generazione di musicisti congolesi. Vogliamo mostrare un altro aspetto di questa ricchezza musicale tutta congolese. 

mjoe zuka
Non vediamo l’ora di viverla dal vivo. Cosa porterai al Festival delle Cose Belle?

Per me è un’opportunità che vorrei sfruttare con molta delicatezza, mi sto concentrando per dare esattamente quello che sento. Voglio dare il massimo! Questo lungo viaggio dall’Africa all’Europa mi sta già ispirando. Non vedo l’ora che arrivi il 14 agosto. Porterò innanzitutto me stesso, la mia cultura, ma anche una musica congolese molto mista e raffinata! Il pubblico italiano può aspettarsi di cogliere alcune sonorità africane ma in chiave urbana.

Il Festival delle Cose Belle è un festival musicale indipendente che riunisce musica di diversi continenti, arte e dibattiti su temi sociali come l’immigrazione e l’accoglienza. In Italia negli ultimi tempi i governi stanno attuando politiche particolarmente conservatrici, pensate per chiudere le frontiere a ogni tipo di migrazione, in particolare quella proveniente dall’Africa. Cosa pensi di questo atteggiamento, ormai condiviso da molti Paesi europei?

Sappiamo tutto quello che succede, è una situazione che ci riguarda direttamente. Personalmente, vorrei portare un messaggio di speranza a tutti quegli africani che hanno intenzione di correre questo tipo di rischio. Incoraggiarli a rimanere in Africa. E ai governi europei chiederei di svolgere il loro ruolo di protettori della vita umana. Le cose stanno cambiando in Africa e questo flagello diminuirà gradualmente fino a essere sradicato.

Vogliamo mostrare un altro aspetto di questa ricchezza musicale tutta congolese

Speriamo davvero che sia così presto. Torniamo sul palco: condividerai la scena con RJ Kanierra, un altro grande artista della scena congolese. Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio e che molti altri artisti katanghesi possano venire in Europa per esportare la loro enorme ricchezza musicale. Cosa vorresti dire a tutti gli artisti e le artiste katanghesi che ti seguono e che vedono in te e RJ due punti di riferimento?

Il mio desiderio è di vedere emergere la nostra cultura. I giovani che ci seguono devono solo prepararsi a prendere il testimone. Abbiamo dovuto impiegare molto tempo dall’inizio della nostra carriera per suonare dal vivo al nostro primo festival europeo nel 2023. Questo dimostra che c’è ancora molto lavoro da fare, li sto già incoraggiando a prepararsi. Saranno i prossimi!

Dopo la tua esibizione al Festival delle Cose Belle, quali sono i prossimi progetti? Rimarrai in Italia o tornerai in RD Congo?

Dopo il 14 agosto, vorrei vedere come si chiude il festival! Vorrei ottenere il maggior numero possibile di contatti dagli artisti per creare progetti di scambio culturale in futuro. Poi tornerò in Africa per prepararmi al Namibia Jazz Festival

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