14 Nov 2024

“Spesa Disimballata”, in Sicilia al via il progetto pilota per ridurre gli imballaggi

In linea con quanto previsto dal Decreto Clima, a San Giovanni La Punta è stato lanciato il progetto “Spesa Disimballata”, che vuole sostituire il packaging con contenitori portati da casa e riutilizzabili.

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Catania - Nel Comune etneo di San Giovanni La Punta sta per iniziare una piccola rivoluzione sul tema rifiuti. È qui infatti che venerdì 8 novembre è stato presentato “Spesa Disimballata”, un progetto innovativo nato per ridurre l’uso di imballaggi e promuovere scelte di consumo più sostenibili in Sicilia, supportato dal Sicily Environment Fund e finanziato dal Conservation Collective grazie alla collaborazione con Depeche Mode e Hublot.

Si tratta di un’iniziativa dell’Associazione Rifiuti Zero Sicilia, realizzata in collaborazione con il Comune di San Giovanni La Punta e con il contributo tecnico e tecnologico di New Circular Solutions srl, che ha un obiettivo ambizioso: creare una rete di aziende e consumatori che scelgono di acquistare prodotti senza imballaggio, riducendo così l’uso di plastica monouso e limitando la produzione di rifiuti.

I relatori e le relatrici dopo la presentazione del progetto "Spesa Disimballata"
I relatori e le relatrici dopo la presentazione del progetto “Spesa Disimballata”

“Spesa Disimballata” si ispira all’esperienza di Spesa Sballata in atto dal 2019 a Varese e si basa sul concetto “BYO” – Bring Your Own –, in linea con la legge 141 del cosiddetto Decreto Clima, che consente l’utilizzo di contenitori propri, purché riutilizzabili, puliti e idonei per l’acquisto degli alimenti. Gli aderenti al progetto riceveranno gratuitamente il kit di contenitori “Spesa Disimballata” e grazie alla partnership con New Circular Solutions potranno accedere alla speciale funzione MYO – Might Your Own – dell’app DISIU e contribuire allo sviluppo del progetto grazie all’innovazione digitale.

«Rifiuti Zero Sicilia supporta concretamente la sfida del nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi che prevede una riduzione dell’uso di packaging monouso e l’obbligo per i commercianti di offrire almeno il 10% dei prodotti in formato riutilizzabile entro il 2035. Il nostro obiettivo sarà estendere questo modello in tutto il territorio regionale», sottolinea Salvo Bulla, presidente dell’Associazione Rifiuti Zero Sicilia. Spesa Disimballata è un modello replicabile di sostenibilità utile non solo ai cittadini, ma anche alle attività commerciali e alle amministrazioni locali in una regione che, al contrario, vede nella costruzione di due nuovi termovalorizzatori la soluzione del problema rifiuti in Sicilia.

Spesa Disimballata è un progetto che speriamo possa diventare un modello replicabile di sostenibilità e di impegno collettivo nella riduzione della plastica

Secondo la strategia Rifiuti Zero – che si propone di riprogettare la vita ciclica dei rifiuti considerati non come scarti ma risorse – il miglior rifiuto è quello che non si produce; in cima alla piramide viene posto il concetto di prevenzione e quindi di riduzione del rifiuto alla fonte. Anche il sindaco di San Giovanni La Punta, Antonino Bellia, ha sottolineato l’importanza di politiche locali mirate alla riduzione dei rifiuti. «Non basta fare la raccolta differenziata; dobbiamo agire a monte, promuovendo pratiche che evitino la produzione di rifiuti».

«È una sfida importante perché ci annovera tra i primi Comuni della Sicilia, ma è anche un’opportunità per una presa di coscienza da parte di tutti noi, per mettere in pratica buone pratiche e migliorare l’annoso problema della gestione rifiuti in Sicilia. Al di là delle norme che saremo obbligati a seguire, serve un cambio culturale per lasciare alle nuove generazioni un ambiente più sano e pulito e delle condizioni migliori e sostenibili».

Alcuni dei contenitori del kit "Spesa Disimballata"
Alcuni dei contenitori del kit “Spesa Disimballata”

“Spesa Disimballata” è stato lanciato grazie al supporto di Sicily Environment Fund che, tra le tante cose, mira a proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi della Sicilia, sostenendo progetti che contribuiscono anche al rinnovamento economico e sociale delle comunità locali e che possono essere replicati sul territorio. «La Fondazione è consapevole della sfida e delle riflessioni che il tema della gestione dei rifiuti impone in Sicilia – sottolinea Gaia Agnello, Direttrice del Sicily Environment Fund –, un hotspot di biodiversità fortemente minacciato dall’inquinamento. Questa sfida tuttavia richiede il contributo di tutti e siamo felici di sostenere un progetto che speriamo possa diventare un modello replicabile di sostenibilità e di impegno collettivo nella riduzione della plastica».

Il sostegno a iniziative come “Spesa Disimballata” è un passo importante per i Comuni che aspirano a un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Ridurre la produzione di rifiuti non è solo una responsabilità ambientale, ma anche una scelta strategica che porta benefici economici e sociali per l’intera comunità. Promuovere pratiche di consumo sostenibili e incentivare l’uso di imballaggi riutilizzabili significa rispettare le priorità previste dalla stessa normativa ambientale per cui la prevenzione e la riduzione dei rifiuti sono la prima azione da compiere per una gestione virtuosa. 

Per maggiori dettagli sul progetto e per consultare il regolamento completo clicca qui 

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