Napoli centro storico, il cuore del capoluogo partenopeo è verde
La sezione locale della rete nazionale FareAmbiente si occupa di pulizia ed educazione ambientale nel centro della città campana. Il presidente Antonio Vitale ci racconta i dettagli dell’attività dell’associazione.

Napoli è una delle città più visitate d’Italia. Il centro storico risulta una delle mete più ambite, ma cosa pensano i visitatori della pulizia delle strade? Purtroppo la situazione ambientale cittadina non è delle migliori. Napoli Centro Storico, sezione di FareAmbiente – rete nazionale che si occupa di ambiente, tecnologia, energia, mobilità e sostenibilità a 360 gradi – che opera sul territorio napoletano, si attiva per risolvere questo problema.
Napoli Centro Storico lavora infatti al miglioramento della vivibilità nel centro della città, alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico, alla sensibilizzazione su tematiche ambientali e rivolte alla raccolta differenziata nonché campagne di sensibilizzazione sui danni da smog e inquinamento acustico. Inoltre organizza progetti di educazione ambientale nella scuole e sul territorio.
UNA SEZIONE DI FAREAMBIENTE NAZIONALE
Abbiamo ascoltato Antonio Vitale, presidente dell’associazione, che ci ha illustrato com’è nata questa realtà e di cosa si occupa. «Faccio parte delle ACLI, Associazione Cristiana e Lavoratori Italiani, un movimento in cui sono entrato grazie all’affiliazione con la mia palestra di karate. Entrando con ACLI ho scoperto la sezione “Anni Verdi”, che si occupa di educazione ambientale scolastica. Ho fondato poi l’associazione Napoli centro storico, abitando in quella zona che da molto tempo è gravata da problematiche ambientali. Mi hanno sempre colpito le questioni di inquinamento da plastica e smog provocato da auto».

«Con il tempo, l’attività di “Anni Verdi” è diminuita, e tra il 2010-2012 sono stato avvicinato da FareAmbiente, una realtà nazionale con sede a Roma che si occupa di ambiente nell’ambito della Fondazione Giambattista Vico. Sono stato nominato referente cittadino e abbiamo fatto eventi e congressi invitando istituzioni, purtroppo senza molto successo». Antonio Vitale ci racconta dell’idea di istituire uno “Sportello Verde”, esposta durante un convegno nel 2001, per segnalare dinamiche di degrado ambientale cittadino.
AMBIENTE E CULTURA AL CENTRO DI NAPOLI
«Facciamo parte di FareAmbiente, definita nella sezione “Napoli centro-storico”, ma siamo anche Associazione Culturale. Abbiamo organizzato concerti di musica classica e leggera napoletana, rappresentazioni teatrali e molte visite guidate al centro storico di Napoli, città che ha un patrimonio unico al mondo». Il presidente ci spiega alcuni dei luoghi tipici della città dove effettuano passeggiate culturali.
Il disastro ambientale attuale è a noi molto vicino, con fenomeni naturali devastanti
I problemi ambientali cittadini sono diversi, infatti il Antonio Vitale ci espone le difficoltà della città. «Qui a Napoli ci interessiamo della tutela ambientale in ambito cittadino. C’è un degrado notevole nelle strade, con quantità di plastica devastanti. Per farvi un esempio, sul lungomare, alla rotonda Diaz, soprattutto in inverno, arrivano bottiglie di plastica o lattine sulla spiaggetta».
IL COMUNE DI NAPOLI COSA HA FATTO?
L’associazione FareAmbiente “Napoli Centro Storico” ha provato più volte a interfacciarsi con le istituzioni. «Abbiamo tentato di collaborare con il Comune di Napoli senza successo. L’unica volta che ho incontrato l’Assessore alla Salute e al Verde, Vincenzo Santagata, risale a qualche anno fa, quando abbiamo piantato un albero in Via Diaz – l’Albero della salute – grazie all’associazione di cui faccio parte, il CFU, Comitato Fibromialgici Uniti. Attraverso le loro campagne hanno avuto l’autorizzazione a piantare l’albero».

Ulteriore difficoltà di FareAmbiente “Napoli Centro Storico” è stata riscontrata nella zona del Parco Virgiliano, a Napoli. «Abbiamo evidenziato il problema dell’abbattimento degli alberi nella zona, che sono stati lasciati solo con la parte bassa del tronco. Oltre al danno ambientale, in quanto gli alberi danno ossigeno e sono importantissimi per la qualità dell’aria, c’è anche quello estetico».
L’appello finale del presidente è rivolto al Comune di Napoli, affinché possa essere maggiormente vicino ai problemi ambientali della città. «Il disastro ambientale attuale è a noi molto vicino, con fenomeni naturali devastanti. Se non modifichiamo la nostra quotidianità, la situazione tenderà solo a peggiorare».
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