5 Agosto 2025 | Tempo lettura: 6 minuti
Guide / Animali come noi: guida al benessere animale

Diventare vegani: una scelta d’amore, non un estremismo

Cosa significa oggi diventare vegani e abbracciare una dieta vegetale? Com’è cambiata la consapevolezza rispetto a ciò che mangiamo? Ce ne parla Isabella Vendrame di Veggie Channel.

Autore: Isabella Vendrame
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Quando si parla di veganismo, spesso il dibattito si polarizza su due estremi: da una parte c’è chi lo considera una scelta etica, consapevole, compassionevole e dall’altra, chi lo percepisce come una forma di privazione o peggio di estremismo ideologico.
In realtà, quest’ultima visione è il frutto di pregiudizi radicati e di una comunicazione talvolta poco inclusiva. Diventare vegani non significa aderire a una rigida ideologia o chiudersi in una posizione giudicante. Al contrario, è un percorso che nasce dal desiderio di vivere in modo più rispettoso e consapevole verso sé stessi, gli animali e il pianeta. È un percorso che nasce da delle domande.

Chi, come me, ha scelto ormai da diversi anni un’alimentazione completamente vegetale, sa che questa trasformazione non avviene dall’oggi al domani e non nasce necessariamente da motivazioni identiche per tutti. Può iniziare da esigenze di salute, come è stato nel mio caso, per poi maturare nel tempo in una scelta più ampia e radicata, che coinvolge la sfera etica, ambientale e personale.

Smontare il pregiudizio verso l’alimentazione vegana

Tra i tanti stereotipi che circondano il veganismo, uno dei più diffusi è quello che lo associa a scelte radicali, restrittive e giudicanti. Si immagina il vegano come colui che vive secondo regole inflessibili, pronto a puntare il dito contro chi non segue il medesimo percorso, pronto ad attaccare chi ha “animali morti” sul piatto o indossa una cintura di pelle. Probabilmente, in passato, questo atteggiamento era reale e più diffuso.

Diventare vegani
Isabella Vendrame di Veggie Channel

In un’epoca in cui in Italia si parlava ancora poco di allevamenti intensivi, del valore nutrizionale di un’alimentazione vegetale e in cui chi sceglieva questa strada si trovava spesso oggetto di critiche e incomprensioni, era quasi naturale che nascessero forme di difesa molto rigide. Quel senso di isolamento e la necessità di affermare le proprie idee potevano portare a chiudersi in posizioni intransigenti e talvolta a toni più aggressivi.

Oggi però il contesto è cambiato. Le informazioni sono più accessibili, la cultura alimentare si è evoluta, il dibattito è più aperto. Sempre più persone si avvicinano al veganismo con curiosità, non per provocazione, ma per consapevolezza. E questo permette anche a coloro che scelgono di diventare vegani di farlo con maggiore serenità, senza bisogno di erigere muri o assumere atteggiamenti difensivi. Essere vegani oggi significa, prima di tutto, coltivare una consapevolezza personale e costruire un rapporto più autentico con ciò che si mangia, con l’impatto che le nostre azioni generano sul mondo, con la vita degli altri esseri senzienti. Con serenità, equilibrio e desiderio di comunicare l’importanza di questi valori.

Un percorso personale, mai imposto

Non esiste un solo motivo per cui si sceglie di avvicinarsi a un’alimentazione vegetale. Per alcuni è la salute, per altri l’ambiente, per altri ancora la compassione verso gli animali. Qualunque sia il punto di partenza, ciò che conta è il percorso personale che ciascuno compie nel tempo. La mia esperienza personale è iniziata proprio così: con un interesse verso il benessere del corpo e l’equilibrio naturale.

In seguito, ho maturato una comprensione più profonda del legame tra le scelte alimentari e il rispetto della vita in tutte le sue forme. Questo passaggio non è avvenuto in modo forzato o dogmatico, ma come conseguenza naturale di un lavoro quotidiano di consapevolezza, studio ed ascolto. Questa gradualità è, a mio avviso, un aspetto fondamentale da sottolineare. Ogni cambiamento reale richiede tempo, cultura, educazione alimentare e rispetto delle proprie possibilità.

Diventare vegani

Consapevolezza, cultura e sensibilità: i pilastri di una scelta informata

Adottare un’alimentazione vegetale richiede più di una semplice modifica della lista della spesa. Diventare vegani significa sviluppare conoscenze nuove, comprendere l’importanza della nutrizione, approfondire temi legati all’ecologia, al benessere animale e alla sostenibilità. Troppo spesso oggi il veganismo viene presentato come una moda da seguire senza un reale approfondimento: si diventa vegani perché “fa bene”, perché “fa tendenza”, perché “lo dicono gli influencer”, perché ora la tendenza è quella di eliminare la carne per il futuro del pianeta.

Eppure, senza una base di cultura e consapevolezza, il rischio è quello di adottare abitudini superficiali, non sostenute da convinzioni solide, poco sostenibili nel tempo. La divulgazione, in questo senso, gioca un ruolo fondamentale: aiutare le persone a comprendere il perché di una scelta e a viverla senza rigidità o sensi di colpa, ma con lucidità e consapevolezza, soprattutto, amore ed equilibrio.

Sempre più persone si avvicinano al veganismo con curiosità, non per provocazione, ma per consapevolezza

Abbattere i muri, costruire ponti

Un aspetto su cui insisto molto nella mia attività divulgativa è quello di smontare il pregiudizio che vuole i vegani come persone chiuse, giudicanti o inflessibili. La scelta vegetale, se vissuta in modo sano, è inclusiva, rispettosa e aperta al dialogo. Non esiste un confine netto tra “noi” e “loro”. Esistono persone che stanno riflettendo, che stanno cercando, che magari non saranno mai totalmente vegane, ma che possono comunque compiere scelte più consapevoli per sé e per il pianeta.

Costruire ponti significa comunicare senza imporre, accogliere senza giudicare, accompagnare senza voler convincere a tutti i costi. L’informazione deve offrire strumenti, non creare fazioni. Deve aprire possibilità, non imporre modelli. È così che si semina un cambiamento autentico e duraturo, con empatia, ascolto e rispetto.

Diventare vegani: una scelta che parla di amore

Diventare vegani, oggi più che mai, è una scelta che si radica nella consapevolezza, nella cultura e nella compassione. Non si tratta di essere perfetti o di aderire a un modello unico, ma di trovare il proprio equilibrio nel rispetto della vita e del pianeta. Non è una moda, non è una religione, non è una battaglia ideologica. È un cammino che parte dall’ascolto e dall’empatia, che si nutre di piccoli gesti quotidiani e di un desiderio profondo di ridurre il proprio impatto nel mondo. La vera rivoluzione è tutta qui: scegliere ogni giorno con gentilezza, senza estremismi, senza bandiere, ma con la certezza che ogni piccolo passo ha un valore.

Informazioni chiave

Smontare i pregiudizi

Contrariamente a come a volte avveniva in passato, oggi il mondo vegano è aperto e inclusivo.

Un po’ alla volta

Cominciare a ridurre il consumo di prodotti di origine animali è già un primo passo.

Le motivazioni

Ogni persona può scegliere un’alimentazione vegetale per diversi motivi, da quelli etici a quelli ambientali, ma anche per questioni di salute.

Avere consapevolezza

La cosa più importante è diventare vegani con una scelta consapevole e non imposta, magari frutto di spirito d’emulazione.