24 Settembre 2025 | Tempo lettura: 8 minuti

Dal prato alla tavola: tre giorni per riscoprire le erbe spontanee con Annalisa Malerba

Dal 3 al 5 ottobre ad Autosufficienza, la contadina e docente Annalisa Malerba ci accompagna in un corso per riconoscere, raccogliere e cucinare le erbe spontanee.

Autore: Paolo Cignini
Meta description (per SEO WordPress): Dal 3 al 5 ottobre 2025 la Fattoria dell’Autosufficienza ospita il corso con Annalisa Malerba per imparare a riconoscere e cucinare le erbe spontanee: formazione pratica, escursioni e cucina naturale.
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In breve

Le erbe spontanee sono un patrimonio di conoscenze, sapori e salute che l’uomo ha progressivamente dimenticato, ma che oggi tornano a parlarci con forza.

  • Dal 3 al 5 ottobre 2025, ad Autosufficienza, un corso con Annalisa Malerba insegna a riconoscere e cucinare erbe spontanee.
  • Riscoprire le erbe significa riannodare il filo con tradizioni antiche e con un modo più diretto di vivere la natura.
  • Le erbe selvatiche arricchiscono la cucina con aromi, nutrienti e possibilità creative, oltre a stimolare uno sguardo nuovo sui paesaggi quotidiani.
  • Annalisa Malerba, contadina, chef e formatrice, guida i partecipanti in un percorso pratico e culturale.
  • Lavorare con le erbe significa anche rigenerare comunità e territori, portando varietà e biodiversità nei nostri piatti e nelle nostre vite.

C’è un sapere antico che rischiamo di perdere e che invece può tornare a nutrire le nostre vite: quello delle erbe spontanee. Dal 3 al 5 ottobre 2025 Autosufficienza ospita un corso guidato da Annalisa Malerba, contadina, chef e docente di cucina naturale, che insegnerà a riconoscere, raccogliere e cucinare le erbe spontanee. Un’occasione per ritrovare gesti semplici e profondi: chinarsi, osservare, riconoscere.

Il ritorno delle erbe selvatiche

Per millenni le erbe spontanee sono state parte integrante della dieta e della medicina popolare. Le nostre nonne conoscevano i tempi giusti per raccogliere la cicoria, l’uso della malva come calmante o della borragine nelle zuppe primaverili. Oggi, in un mondo che ha reso il cibo sempre più standardizzato e uniforme, tornare alle erbe selvatiche è un atto di resistenza culturale e ambientale.

Gruppo di partecipanti al corso di ottobre 2025 con Annalisa Malerba, durante una lezione pratica nel bosco sul riconoscimento delle erbe spontanee ad Autosufficienza.
Un momento del corso in natura con Annalisa Malerba, dedicato al riconoscimento delle erbe spontanee nei boschi attorno ad Autosufficienza.

Raccogliere erbe significa rallentare, osservare l’ambiente, distinguere forme e profumi. Significa soprattutto riconnettersi a un sapere condiviso che non appartiene a pochi esperti, ma che un tempo era patrimonio comune. Non è solo questione di nutrizione: è un modo diverso di guardare al cibo, che ci invita a instaurare un rapporto più intimo con la terra e con i suoi cicli.

Annalisa Malerba, una vita intrecciata alle erbe

Non è un cognome d’arte, ma un dono del destino: Malerba. Annalisa lo racconta con un sorriso, perché la sua vita è intrecciata da sempre alle erbe spontanee. Da quando ha avuto la facoltà di dirigere liberamente il proprio olfatto e la propria vista, ha iniziato a osservare e riconoscere quelle piante che molti considerano infestanti, ma che per lei sono scrigni di sapienza e nutrimento.

Provavo un’ammirazione profonda per i fiori che crescevano spontanei, lungo i margini delle strade o negli orti abbandonati, e volevo conoscerne i nomi.

Accanto alla professione di contadina negli ultimi quindici anni ha concentrato le sue energie sulla formazione di professionisti nel campo della fitoalimurgia – la disciplina che studia l’uso alimentare delle piante spontanee – e dei cibi fermentati.

Il legame con le erbe nasce molto presto. «Sono cresciuta nella Pianura Padana degli anni ’80, un territorio già molto antropizzato, regno di pesticidi e concimi di sintesi. Nonostante questo ambiente desolato, provavo un’ammirazione profonda per i fiori che crescevano spontanei, lungo i margini delle strade o negli orti abbandonati, e volevo conoscerne i nomi», ricorda. È da quella fascinazione infantile che deriva la scelta di “farsi amiche” le piante considerate infestanti, trasformandole in compagne di vita.

Annalisa Malerba guida un laboratorio di cucina naturale con i partecipanti al corso sulle erbe spontanee ad Autosufficienza, ottobre 2025.
Annalisa Malerba, docente e chef, conduce un laboratorio pratico di cucina naturale con le erbe spontanee ad Autosufficienza.

Un percorso che non si ferma all’infanzia. «Già alle elementari compravo libri di erboristeria, che spesso non capivo ma che alimentavano la mia curiosità. Più tardi, studiando Medicina e Chirurgia, mi sono appassionata al legame tra alimentazione e salute, quando ancora se ne parlava pochissimo», aggiunge. È da questa convergenza – agricoltura, medicina e fitoterapia – che prende forma la sua professionalità di oggi.

Il corso ad Autosufficienza

Tre giorni per imparare a guardare le erbe con occhi diversi, dentro e fuori dalla cucina. Il programma del corso alterna momenti di riconoscimento sul campo e laboratori pratici, con l’obiettivo di allenare lo sguardo oltre che la manualità. Non è solo questione di tecniche, ma di imparare a vedere ciò che di solito ignoriamo.

«Questo corso sarà speciale perché dura tre giorni e si svolge in gruppo: un contesto che porta con sé risorse ma anche difficoltà, che diventano parte dell’apprendimento», spiega Malerba. Un’esperienza resa ancora più intensa dalla cornice della Fattoria, che lei definisce «una bolla privilegiata, un luogo pensato per far star bene le persone».

Cicoria, ortiche, o tarassaco arricchiscono i piatti con aromi inediti e nutrienti preziosi, aprendo la porta a una biodiversità che il mercato tende a cancellare.

Non mancherà un aspetto originale: il digital detox. «Ci organizzeremo con carta, penna e macchina fotografica, limitando al minimo l’uso dei dispositivi digitali. Nei laboratori prepareremo piatti semplici da riprodurre a casa, ma assaggeremo anche alcune preparazioni che hanno richiesto anni di ricerca», aggiunge.

Ed è proprio questo doppio binario – immediatezza e profondità, quotidianità e sperimentazione – a caratterizzare l’approccio del corso. Autosufficienza, con i suoi ambienti variegati, dal coltivato al selvatico quasi intatto, diventa così lo scenario ideale in cui intrecciare natura, comunità e cucina.

Erbe selvatiche in cucina: tra tecnica e creatività

Le erbe spontanee non sono un ricordo del passato, ma ingredienti vivi e sorprendenti della cucina di oggi. Cicoria, ortiche, o tarassaco arricchiscono i piatti con aromi inediti e nutrienti preziosi, aprendo la porta a una biodiversità che il mercato tende a cancellare.

Non a caso, anche per Malerba queste piante rappresentano il punto di partenza: «fino a una decina d’anni fa avrei citato proprio i classici, tarassaco, ortica, radicchi selvatici», racconta. Ma oggi, spiega, il quadro è cambiato: «complici i social, molti si entusiasmano senza basi solide e finiscono per commettere errori grossolani».

Da qui il suo consiglio pratico: osservare chi ha esperienza. «Meglio guardare cosa raccolgono i vicini più anziani, quelli che da vent’anni portano a casa sempre le stesse erbe», suggerisce. Un gesto semplice che protegge più di mille immagini trovate online.

Partecipanti al corso di ottobre 2025 ad Autosufficienza seguono un laboratorio pratico di cucina con le erbe spontanee guidato da Annalisa Malerba.
Un laboratorio di cucina naturale con le erbe spontanee durante il corso di ottobre ad Autosufficienza, guidato da Annalisa Malerba.

Ma la cucina non è solo riconoscimento: è anche attenzione ed etica. «Sta passando l’idea che le erbe spontanee siano cibo gratis, e questo porta a raccogliere troppo e male, spesso estirpando le radici senza motivo», avverte. Basterebbe un coltellino, «un taglio appena sopra il terreno, a un centimetro dal colletto», per rispettare i cicli naturali.

Le erbe, insomma, chiedono rispetto: raccogliere solo ciò che serve davvero, consumare subito o trasformare entro la giornata. Un approccio che cambia il nostro rapporto con la cucina quotidiana e che – come sottolinea Malerba – può diventare «un laboratorio dove scienza e tradizione si incontrano, restituendo ai piatti un valore culturale oltre che nutrizionale».

Erbe, salute e comunità

Le erbe spontanee ci parlano non solo di cucina, ma anche di salute e relazioni. Da sempre utilizzate come rimedi popolari, custodiscono un sapere che intreccia nutrizione e cura, e che oggi può tornare a rafforzare un rapporto più diretto con il nostro benessere.

«Il loro valore è immenso, sotto tutti i profili», sottolinea Malerba. Negli ultimi anni, aggiunge, uno dei regali più grandi è stato il desiderio delle persone di ricostruire tradizioni e linguaggi locali. «Sono la prima a dire che conoscere il nome botanico di una pianta è fondamentale: quei due termini in latino permettono di identificarla ovunque nel mondo. Ma altrettanto importanti sono i nomi popolari, spesso diversi anche a pochi chilometri di distanza, che custodiscono storie e memorie».

Vasetti di conserve di erbe spontanee realizzati durante il corso di ottobre 2025 ad Autosufficienza con Annalisa Malerba.
Conserve di erbe spontanee preparate nel laboratorio di cucina naturale ad Autosufficienza con Annalisa Malerba.

Non si tratta solo di riscoprire un lessico: è anche un invito a uscire di casa, abbassare lo sguardo, rallentare. «Spegnere il cellulare e andare fuori, anche negli spazi urbani, può rivelarci quanta biodiversità sia nascosta attorno a noi», racconta. Non a caso, a volte raccoglie anche negli orti urbani, purché non siano stati trattati con pesticidi o concimi di sintesi.

Rispetto agli anni in cui ha iniziato, oggi vede un interesse crescente che la commuove. «È un movimento che ha bisogno di essere accompagnato con dolcezza e consapevolezza, liberandolo dagli aspetti modaioli, perché poco hanno a che fare con l’atto umile di chinarsi verso terra e osservare», spiega.

Un approccio che il corso ad Autosufficienza incarna bene: non solo insegnare tecniche, ma offrire uno sguardo nuovo sul mondo che ci circonda. Un invito a sperimentare e a rimettere le mani – e il cuore – nella terra.

Vuoi approfondire?

Scopri qui tutti i dettagli e le modalità di iscrizione al corso “Le piante selvatiche: riconoscimento, usi, impiego in cucina”, che si terrà dal 3 al 5 ottobre 2025 presso la Fattoria dell’Autosufficienza.