Il Regno Unito decriminalizza l’aborto oltre le 24 settimane
Nel Regno Unito si va verso la decriminalizzazione dell’aborto ancora oggi considerato reato, oltre i sei mesi, secondo una legge del 1981.

La Camera dei Comuni di Londra ha approvato con 379 voti a favore e 137 contrari uno specifico emendamento a un più ampio disegno di legge sulla criminalità in cui viene decriminalizzato l’aborto, anche se avviene a più di 6 mesi dal concepimento.
Nel Regno Unito l’Abortion Act del 1967, che consente l’interruzione volontaria della gravidanza fino a 24 settimane, sulla base del parere di due medici (il termine è esteso nei casi in cui la gravidanza comporti un pericolo grave per la salute della donna o del feto), è una deroga all’Offences Against the Person Act del 1861, introdotto quando le donne non potevano ancora votare. La legge del 1861 costituisce ancora oggi la base giuridica per i reati contro la persona e prevede, tra le altre cose, che una donna che decide di abortire possa essere punita con l’ergastolo.
Negli ultimi dieci anni circa 100 donne sono state arrestate e processate, 7 dal 2022. A scuotere maggiormente l’opinione pubblica e non solo è stato il caso di Nicola Packer che, in pieno lockdown, ottenne dei farmaci abortivi tramite una consulenza medica, senza sapere di essere a circa 26 settimane di gravidanza. È stata arrestata e poi in seguito assolta.
A sostenere il nuovo emendamento approvato, presentato dalla deputata laburista Tonia Antoniazzi che ha citato diversi casi tra cui quello di Packer, ci sono anche sei facoltà di medicina, la British Medical Association, varie organizzazioni e associazioni che si occupano di diritti riproduttivi, e i movimenti femministi. Anche il primo ministro Keir Starmer si è detto a favore dell’emendamento per un aborto libero, sicuro e legale.
Con il nuovo emendamento non cambiano le disposizioni del 1967 sull’aborto, che in condizioni normali resta praticabile fino alla 24esima settimana previa autorizzazione di due medici. Solo, eventuali violazioni non verranno più considerate un reato.
I limiti di legge per un’interruzione di gravidanza sono molto diversi in Europa, in alcuni Paesi come Malta, questa è addirittura bandita. In Italia, ad esempio, l’interruzione è consentita fino a 12 settimane (3 mesi), mentre oltre quel periodo mesi deve essere motivata da un rischio grave per la vita o la salute della donna. In ogni caso la pratica medica ha fissato le 22-23 settimane come limite ultimo.
L’approvazione del disegno di legge è stata accolta come una riforma storica che eviterà alle donne di finire in carcere, al contrario dei gruppi anti-aborto. Secondo la Society for the Protection of Unborn Children “i bambini non ancora nati saranno privati di ogni protezione residua e le donne saranno lasciate alla mercé degli abusatori”.
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