A Castelmezzano è nata CER.Ca, la Comunità Energetica Rinnovabile che mette in rete cittadini e territorio
Nel borgo lucano è nata una comunità energetica che unisce cittadini e piccole imprese per produrre e condividere energia pulita, riducendo costi, emissioni e disuguaglianze.
Il 26 novembre 2025 è nata ufficialmente CER.Ca, la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di Castelmezzano, un piccolo borgo incastonato nelle Piccole Dolomiti Lucane. La comunità ha già raccolto 85 adesioni tra cittadini residenti e piccole imprese.
Grazie a un impianto fotovoltaico da 200 kW che sarà realizzato nell’area artigianale del paese, lontano dal centro abitato e fuori dai confini del Parco Regionale di Gallipoli Cognato, cittadini e cittadine del comune potranno autoprodurre e condividere energia pulita.
Le CER sono aggregazioni di soggetti – cittadini, enti pubblici, attività economiche – che decidono di produrre, consumare e scambiare localmente energia proveniente da fonti rinnovabili. Le CER sono previste sia dalla normativa europea che da quella nazionale e godono di diversi incentivi, sebbene le ultime mosse del governo sul tema siano state particolarmente goffe.
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Il progetto, che sarà ultimato entro il 2026, è finanziato con fondi del Programma Operativo Val d’Agri e del PNRR, e si inserisce nel quadro della campagna nazionale BeComE, sostenuta da Legambiente, Kyoto Club e AzzeroCO2. Non è solo un’infrastruttura tecnica, ma un patto sociale e ambientale che cerca di rafforzare la coesione della comunità e la sua resilienza di fronte alle sfide climatiche e ai rincari energetici.
In una regione come la Basilicata, spesso definita il “Texas d’Italia” per la sua storica dipendenza dall’estrazione di idrocarburi, la nascita di una comunità energetica rinnovabile assume un significato che va ben oltre l’aspetto tecnico. È il simbolo di una transizione in atto da terra di trivelle a laboratorio di democrazia energetica.
Come abbiamo già evidenziato raccontando l’esperienza della comunità solare lucana, la Basilicata sta mostrando con sempre maggiore determinazione la volontà di riappropriarsi delle proprie risorse, puntando su modelli distribuiti, cooperativi e sostenibili.







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