Un corso gratuito per attivisti climatici: aperte le candidature all’Italian Climate Incubator
Fino al 10 gennaio 2026 attivisti e organizzazioni della società civile possono candidarsi al percorso di formazione e mentoring per rafforzare campagne e strumenti di advocacy per una transizione ecologica giusta.
The Good Lobby ha aperto le candidature per la terza edizione dell’Italian Climate Incubator, un percorso gratuito di formazione e accompagnamento rivolto ad attivisti e organizzazioni della società civile che vogliono rafforzare competenze e strategie per una transizione ecologica più giusta. Le iscrizioni sono aperte fino al 10 gennaio 2026 e la partecipazione, nelle intenzioni del programma, mira a sostenere campagne capaci di incidere su politiche e decisioni pubbliche legate a clima, energia e impatti sociali della transizione.
L’incubatore è pensato per un numero limitato di realtà (indicativamente 10 organizzazioni selezionate) e si sviluppa tra gennaio e settembre 2026. La struttura annunciata prevede incontri online e momenti in presenza, oltre a un percorso di mentoring con lo staff di The Good Lobby. I partecipanti potranno apprendere come si progetta una campagna, come si mappano gli attori e gli stakeholder, strumenti di campaigning e community organizing, lavoro con i media e narrazioni digitali, fino ad aspetti di fundraising e contenzioso strategico. La sede degli incontri in presenza è ancora da definire.
The Good Lobby è un’organizzazione non profit che si propone di “equalizzare l’accesso al potere” e rendere più democratici i processi decisionali, aiutando cittadini e realtà della società civile a fare advocacy e “lobbying civico” su cause di interesse pubblico. Nata nel 2015 e strutturata dal 2018 con un team con base a Bruxelles, in Italia è arrivata nel 2019 portando avanti attività di formazione, supporto strategico e campagne per influenzare decisioni pubbliche e arginare l’influenza delle lobby considerate dannose per il bene comune. The Good Lobby fa parte anche della rete Ashoka Italia, essendo il suo fondatore Alberto Alemanno stato nominato fellow della ONG nel novembre 2019.
Parlare di “lobbying” può suonare controverso, perché spesso nel dibattito pubblico è associato a interessi opachi o squilibrati. The Good Lobby, invece, propone un approccio di advocacy civica orientato alla trasparenza e alla partecipazione, con l’idea di rendere più accessibili a gruppi e comunità strumenti che, di fatto, incidono sul processo decisionale. Una società civile più competente e organizzata, secondo i promotori dell’iniziativa, può contribuire a politiche climatiche più efficaci e socialmente eque; allo stesso tempo, resta centrale la responsabilità di usare questi strumenti in modo coerente con valori di inclusione, accountability e impatto reale.
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Maggiori informazioni sul programma si trovano sul sito di The Good Lobby.
Questo il modulo per candidarsi.







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