La Liguria istituisce un fondo per le donne vittime di violenza
In Liguria un fondo per le donne vittime di volenza andrà a integrare il Reddito di Libertà Nazionale per un periodo compreso da uno a tre anni.
In Liguria è stata da poco approvata la proposta di istituire un fondo speciale per aiutare economicamente le donne vittime di violenza. Verrà garantito un contributo mensile fino a 500 euro per un periodo che va da uno a tre anni. Un aiuto pensato per tutte le donne con e senza figli o altri familiari a carico, con un ISEE basso e in carico a percorsi di sostegno socio-psicologico.
A livello nazionale esiste già una sperimentazione, il Reddito di Libertà nazionale, proprio per dare alle donne una possibilità, la libertà economica per uscire da una situazione di violenza in famiglia. Istituito nel 2020 per contrastare la violenza di genere e aiutare le donne a ritrovare la propria autonomia, ha un importo che non supera i 500 euro ed è valido solo per 12 mesi. Il fondo regionale andrà a integrare il Reddito di Libertà Nazionale. In Liguria si sta partendo con un primo stanziamento di 100.000 euro, insufficiente a sostenere tutte le donne in difficoltà, ma un primo passo per aprire un canale di finanziamento e studiare il campione delle potenziali utenti.
«Sicuramente sono aumentate negli ultimi anni le richieste sia dal punto di vista delle denunce, sia sul fronte della presa in carico dei centri antiviolenza. C’è una maggiore presa di conoscenza e consapevolezza da parte delle donne, dei loro diritti, e anche una maggiore autodeterminazione. Riguarda tanti casi ed è in aumento anche tra fasce di reddito non per forza in difficoltà e che hanno maggiori possibilità», commenta Selena Candia, capogruppo di AVS in consiglio regionale.
Il consiglio regionale della Liguria ha accolto anche la proposta di sospendere e revocare contributi e agevolazioni alle imprese riconosciute colpevoli di molestie sulle donne e condotte discriminatorie verso lavoratrici in gravidanza. Un vero percorso di emancipazione che passa anche dalla responsabilità delle istituzioni.
La Liguria non è la prima regione ad aver istituito il fondo per le donne vittime di violenza. A precederla la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna che si sono mosse per aumentare i contributi alle donne vittime di violenza. La Sardegna già dal 2018 prevede un importo mensile minimo 811 euro.
«I fondi impegnati per il 2025 sono solo un inizio e un impegno per i prossimi anni, per garantire un futuro libero e dignitoso alle donne vittime di violenza. Così come ci impegneremo per fare approvare nuovi fondi per i centri antiviolenza, per le case rifugio, per le case arcobaleno e i consultori pubblici. Vogliamo far sentire il supporto concreto delle istituzioni, con nuovi provvedimenti che abbiano un impatto sulla vita quotidiana di tutte e tutti», conclude Selena Candia.







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