Oggi, 3 maggio, è la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva
In Italia dal 2021 il 3 maggio si celebra anche un tipo specifico di informazione, quella costruttiva.

Il 3 maggio, mentre il mondo celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, in Italia ricorre anche la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva, organizzata dalla rete Mezzopieno e a cui Italia che Cambia aderisce, per promuovere un giornalismo che non si limiti a denunciare i problemi, ma racconti anche le soluzioni, chi ci lavora e quali risultati ottiene.
L’obiettivo è trasformare il racconto della realtà in uno strumento di attivazione sociale, evitando il sensazionalismo, la paura e il cinismo. L’informazione costruttiva non è “buonismo”, ma un approccio professionale, basato su dati e contesto, che aiuta il pubblico a comprendere e affrontare le sfide con spirito critico e fiducia nel cambiamento.
In un tempo segnato da crisi ambientali, sociali e politiche, informare con responsabilità e speranza è più che mai urgente. Sempre più redazioni, giornalisti e media — tra cui anche Italia che Cambia, che aderisce al Constructive Netework — stanno facendo propria questa missione.
Il 3 maggio, dunque, non è solo un’occasione per difendere la libertà di stampa, ma anche per chiederci che tipo di informazione vogliamo leggere, ascoltare e sostenere.
Il giornalismo costruttivo (constructive journalism) è un approccio all’informazione che si propone di andare oltre la semplice esposizione dei problemi, offrendo contesto, prospettive e possibilità di cambiamento. Non si tratta di abbellire la realtà, ma di raccontarla in modo più completo e responsabile, includendo anche le risposte e le soluzioni in atto, le persone che le promuovono e le lezioni che se ne possono trarre.
Questo modello nasce nei Paesi scandinavi, grazie al lavoro del giornalista danese Ulrik Haagerup, che ha teorizzato il bisogno di un’informazione capace di rafforzare il dibattito democratico senza cadere nel cinismo o nella cronaca nera per forza di click. In breve: meno allarmismo, più profondità.
Il giornalismo costruttivo è simile, ma non identico, al Solutions Journalism, una metodologia giornalistica sviluppata dalla Solutions Journalism Network (SJN) negli Stati Uniti. Mentre il giornalismo costruttivo è un approccio generale al tono e all’impostazione dell’informazione, il solutions journalism si concentra su storie che raccontano risposte concrete a problemi sociali, analizzandole con rigore: cosa funziona, cosa no, quali evidenze ci sono, e che impatto producono.
Entrambi gli approcci condividono l’idea che un’informazione equilibrata debba dare spazio al futuro, non solo al fallimento. In un’epoca in cui le notizie possono facilmente diventare fonte di ansia o disillusione, questi modelli offrono strumenti per comprendere, reagire e costruire.
Venerdì 9 maggio, a Roma, si terrà invece il Constructive Day, giunto alla sua terza edizione, a cui parteciperà fra i relatori anche il direttore responsabile di Italia che Cambia Daniel Tarozzi.
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