2 Maggio 2025 | Tempo lettura: 5 minuti

Il ricordo di Daphne Caruana Galizia nel giorno dedicato alla libertà di stampa

Domani 3 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. Per farlo ricordiamo la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, che ha pagato con la vita il suo impegno per un’informazione libera.

Autore: Alessia Mancino
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In breve

Il 3 maggio è la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, istituita dall’ONU nel 1993.

  • Si ispira alla Dichiarazione di Windhoek (1991), per una stampa libera e indipendente.
  • La libertà di stampa è essenziale per la democrazia e l’accesso a informazioni corrette.
  • Ricordiamo Daphne Caruana Galizia, giornalista uccisa per le sue inchieste sulla corruzione a Malta.
  • In suo nome sono nati premi e spazi dedicati alla memoria e al giornalismo d’inchiesta.
  • Il 3 maggio è la Giornata dell’Informazione Costruttiva, per un giornalismo orientato a soluzioni.

A dicembre del 1993 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO, sceglie il 3 maggio come Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. Questa data celebra la Dichiarazione di Windhoek, avvenuta in Namibia il 3 maggio 1991 durante un seminario dell’UNESCO per promuovere una stampa indipendente e plurale in Africa. 

In questa Dichiarazione si esprimono i principi della stampa libera, tra cui la sua fondamentale importanza all’interno dei sistemi democratici, il contrasto alla repressione e la promozione della sicurezza delle persone che lavorano nel mondo dell’informazione, il ruolo di supporto che la comunità internazionale deve avere per il rafforzamento dei media indipendenti e la rimozione di ostacoli economici e legali alla libertà di stampa.

Il 3 maggio è diventata un’occasione per celebrare i principi fondamentali della libertà di stampa, per promuoverne l’indipendenza, commemorare le persone uccise svolgendo il lavoro di giornalista e per fare il punto della situazione sulla libertà di stampa nel mondo. Durante questa giornata si mette al centro il diritto alla libertà di opinione, informazione ed espressione, principi esplicitati nell’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

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La giornalista palestinese Hind Khoudary

Stampa e democrazia

La libertà di stampa è fondamentale per il corretto funzionamento di una democrazia. Senza di essa non è possibile per la cittadinanza accedere a informazioni corrette e indipendenti, indispensabili per prendere decisioni consapevoli durante le elezioni e monitorare l’operato di chi ricopre cariche elettive. 

La stampa si intende libera quando informa l’elettorato prima del voto, promuove il dialogo e il dibattito pubblico, controlla il potere politico e ne denuncia abusi e corruzione, garantisce che le informazioni non siano manipolate da interessi politici o economici. Lo scopo della stampa non è dunque solo quello di informare, ma anche di creare uno spazio di confronto e dibattito che mantenga vivo lo spirito critico del pubblico e dunque protegga la democrazia stessa.

Daphne Caruana Galizia

Per celebrare questa giornata importante vogliamo ricordare la storia di Daphne Caruana Galizia, nata a Malta nel 1964 e diventata la prima donna maltese a scrivere rubriche politiche e a pubblicare sotto vero nome anzichè anonimamente. Ha cominciato a fare la giornalista dopo la nascita del suo terzo figlio, nel 1988, a ventiquattro anni. A marzo 2008 ha aperto il suo blog personale Running Commentary, dove pubblicava le sue inchieste giornalistiche.

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Il luogo in cui è stata fatta esplodere l’auto di Daphne Caruana Galizia, a Malta, durante la commemorazione del 16 ottobre, foto di Alina Mancino

Daphne Caruana Galizia ha attirato l’attenzione di molte persone a Malta, in quanto le sue inchieste hanno portato alla luce molti casi di corruzione tra la classe dirigente del Paese. A causa dei suoi lavori giornalistici ha ricevuto numerose minacce, la casa in cui viveva è stata incendiata due volte, tre cani della sua famiglia sono stati uccisi e i suoi conti bancari congelati. Nonostante le minacce, Caruana Galizia continuava a fare ricerche investigative e a pubblicare sul suo blog. Ha scritto di corruzione politica, clientelismo, società offshore con sede a Malta, compravendita di passaporti e molto altro.

Il suo lavoro smascherava dinamiche di potere e corruzione all’interno dell’isola, rendendola un personaggio scomodo per molte persone. Per questa ragione il 16 ottobre 2017 la sua auto è stata fatta esplodere con un ordigno da più di trecento grammi di tritolo messi sotto il sedile del passeggero. È morta a pochi metri da casa. Per il suo omicidio sono stati condannati tre uomini, che non hanno mai fatto il nome di alcun mandante.

Premi e spazi dedicati a Daphne Caruana Galizia

In ricordo di Daphne è nato spontaneamente un memoriale di fronte al Great Siege Monument a Valletta. È stato spesso rimosso dalle autorità con diversi pretesti, ma è sempre stato ricomposto per difendere la memoria, il coraggio e il duro lavoro che ha portato avanti la giornalista. Dopo l’assassinio di Daphne Caruana Galizia sono nati premi, luoghi e movimenti dedicati al suo impegno giornalistico. Nella sede del Parlamento Europeo, a Strasburgo, è nata una stanza per la stampa a lei dedicata; il Parlamento ha inoltre istituito il premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo. A Ragusa è stato istituito un presidio di Libera a suo nome e l’associazione culturale Leali delle Notizie le ha dedicato un premio.

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Memoriale di fronte al Great Siege Monument a Valletta, foto di Alina Mancino

Il giornalismo non dovrebbe essere un lavoro pericoloso. Essere una democrazia significa anche dare spazio a tutte le voci che cercano e raccontano la verità. Presidiare la memoria di Daphne Caruana Galizia è prendersi la responsabilità di difendere la professione di giornalista riconoscendone il valore di protezione e difesa dei principi democratici. Un Paese che permette l’assassinio di una giornalista d’inchiesta che mette in luce dinamiche di potere corrotte, ha fallito nel suo essere democratico.

Fare i giornalisti resta infatti un mestiere pericoloso in molte zone del mondo. Secondo il Committee to Protect Journalists (Cpj), organizzazione nata nel 1981 per promuovere la libertà di stampa nel mondo, nel 2024 sono stati uccisi 124 giornalisti in tutto il mondo e questo è il dato più alto degli ultimi trent’anni. Erano stati 99 nel 2023 e 69 nel 2022.

Il 3 maggio è un’occasione per festeggiare uno dei pilastri cardine che sorregge la democrazia ed è nostro compito lottare affinché voci come quella di Daphne Caruana Galizia non vengano soffocate ed per questo che è importante ed emblematico ricordarla oggi. Ma è anche la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva, approccio che Italia Che Cambia sposa convintamente nel lavoro di tutti i giorni e aderendo all’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che ha come sua mission la narrazione della speranza attraverso le storie.