Da Nizza a Roma in windsurf per combattere la plastica
È arrivato oggi a Roma il biologo e attivista olandese Merijn Tinga per presentare il suo viaggio in windsurf durante il quale promuoverà il vuoto a rendere e l’eliminazione della plastica usa e getta.
Nel 2014 Merijn Tinga, biologo e attivista per l’ambiente olandese, ha costruito un surf con parti di plastica riciclata e cominciato a battere le coste del suo paese per promuovere l’eliminazione della plastica usa e getta e sensibilizzare sull’inquinamento dei mari. Il suo nick name è Plastic Soup Surfer e da oggi, 1° dicembre, fino a giovedì 4 sarà a Roma per presentare la sua ultima iniziativa: un viaggio di 700 chilometri sul suo windsurf che lo porterà da Nizza, in Francia, fino alla Capitale per promuovere ulteriormente l’introduzione in Italia di un Sistema di Deposito Cauzionale (DRS) per bottiglie di plastica e lattine, già adottato in Olanda anche grazie alle campagna di Tinga.
L’iniziativa è realizzata in Italia con il supporto della campagna nazionale A Buon Rendere – molto più di un vuoto e di Fondazione Marevivo, che ospiterà l’evento previsto per domattina alle 10: la presentazione ufficiale del progetto con Merijn Tinga, a cui seguirà un momento di networking e una raccolta in SUP lungo il Tevere di bottiglie e altri rifiuti galleggianti. Dopodomani invece la campagna entrerà nel vivo del dialogo istituzionale con due appuntamenti: un confronto con Estella Marino – Assessora del VII Municipio di Roma con delega alle politiche ambientali– e un incontro presso il Parlamento con deputati e decisori politici per condividere i dati raccolti da Tinga in precedenti spedizioni e ribadire l’importanza del DRS nel ridurre drasticamente la dispersione degli imballaggi per bevande.
“L’iniziativa di Tinga arriva in un momento perfetto, mentre il tema del DRS entra con forza nell’agenda politica. I dati preliminari del 2025 indicano un’intercettazione delle bottiglie per bevande attorno al 70%, lontana dall’obiettivo del 90% previsto dalla Direttiva SUP e dal nuovo Regolamento Imballaggi (PPWR). Lo stesso vale per il contenuto minimo di plastica riciclata nelle bottiglie. Inoltre, il DRS è ora al centro di una proposta di legge presentata dalle deputate Silvia Roggiani ed Eleonora Evi, proprio perché permette di raggiungere rapidamente i target europei, intercettando quella quota di imballaggi che oggi non viene riciclata mettendo l’Italia al sicuro da prossime infrazioni europee”, ha commentato Silvia Ricci, coordinatrice della campagna A Buon Rendere.
La spedizione si svolgerà fra aprile a maggio del 2026 e non sarà solo una sfida sportiva, ma anche un racconto collettivo fatto di persone, territori e soluzioni, con un obiettivo comune: ridurre la dispersione della plastica e accelerare l’adozione di un Sistema di Deposito Cauzionale nazionale capace di rendere l’Italia più pulita, responsabile e allineata agli standard europei. A livello comunitario infatti, nei 18 Paesi europei che lo hanno adottato, il DRS si è dimostrato l’unico strumento capace di intercettare fino al 98% dei contenitori immessi al consumo.







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