Spegnamo lo smartphone: sempre più adolescenti vogliono un mondo disconnesso
Gli adulti e gli adolescenti che scelgono di disconnettersi da internet e i social media aumentano. Salute mentale, privacy e stanchezza sono alcune delle cause.

Secondo i dati raccolti da NordVPN, aumenta il numero di utenti desiderosi di cancellare i propri account social. L’indagine, basata sui volumi di ricerca rilevati tra aprile 2024 e marzo 2025, identifica tre momenti principali in cui è maggiore il desiderio di staccare la spina: marzo, Ferragosto e gennaio.
Burnout digitale, privacy e senso di saturazione rispetto alla continua esposizione e al flusso costante di contenuti, che richiede un persistente monitoraggio, sono i motivi principali. A volere una pausa dai social non sono solo gli adulti: anche – soprattutto – i più giovani sembrano voler tutelare la propria salute mentale, la propria sicurezza personale e la propria concentrazione. Le ricerche di mercato GWI hanno condotto un sondaggio su un campione di 20.000 giovani e i loro genitori in 18 Paesi. Il numero di ragazzi tra i 12 e i 15 anni che vogliono prendersi una pausa dalla tecnologia è aumentato dal 18% al 40% dal 2022.
Sonia Livingstone, direttrice del centro Digital Futures for Children della LSE, rivela che i bambini e i ragazzi sono alla ricerca di varie opzioni per distrarsi dalla realtà dei social media e in generale da Internet. Da un lato influisce l’invito dei genitori di non passare troppo tempo sui social media, dall’altro ci sono le esperienze personali non sempre positive.
I social media alimentano anche atti di bullismo, competizione per i like e uso di app spesso cruenti. I cosiddetti nativi digitali stanno diventando sempre più scettici nei confronti dell’accesso pressoché illimitato alla tecnologia con cui sono cresciuti. Non aspettano, infatti, che siano i genitori o le autorità a dettare regole o limiti, sembrano in grado di gestire meglio e da soli il proprio tempo impiegato sui social media.
Il 47% dei 16-24enni disattiva le notifiche o attiva la modalità “non disturbare”, il 34% pianifica veri e propri periodi di disconnessione, il 29% elimina le app che considera troppo invasive per il proprio equilibrio. Inoltre, secondo la ricerca condotta dal British Standards Institution, la metà dei ragazzi e delle ragazze del Regno Unito vorrebbe un mondo senza internet.
La fascia d’età 16-21 anni auspica il ritorno a un mondo disconnesso, un mondo che non hanno mai vissuto se non nei racconti degli adulti. La consapevolezza dei rischi e del tempo perduto non manca, ma spesso i giovani sono vittime degli algoritmi che catturano la loro attenzione e quindi ricerche e tempo. In molte città italiane sono nati i Patti Digitali di comunità, una comunità che si crea, si confronta e si supporta per un utilizzo sano della tecnologia e un’educazione al digitale. L’Italia ha deciso di vietare l’uso degli smartphone nelle scuole secondarie. Tutte azioni necessarie per educare all’uso responsabile e consapevole dello smartphone e degli altri strumenti digitali.
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